ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Vuoi ricevere ogni giorno i bandi e le news?

NEWS – Gli europei vogliono aiutare anche in tempo di crisi

Due studi condotti da Eurobarometro fra febbraio e marzo 2012 ci presentano l’orientamento degli europei e degli italiani sugli aiuti umanitari e sulla protezione civile.
Sul primo fronte l’opinione pubblica europea sembra sostenere la politica di aiuti umanitari della UE anche in tempi di crisi economica. 

 L’88% dei cittadini europei ritiene importante che l’Unione Europea continui a fornire aiuti umanitari e una percentuale di poco inferiore (84%) ritiene che l’Europa debba farlo a prescindere dalla crisi economica e dalle pressioni sulle finanze pubbliche.  
I dati italiani del sondaggio presi singolarmente non evidenziano grandi scostamenti importanti dall’opinione della media UE.

Gli europei appoggiano anche il ruolo della Commissione come coordinatrice degli aiuti umanitari e, in caso di catastrofi, ritengono che sia meglio attuare un intervento coordinato dall’Unione piuttosto che azioni di singoli paesi. In particolare, il 71% degli intervistati rivela un appoggio per il ruolo della Commissione come coordinatrice degli aiuti umanitari della UE e una forte maggioranza (88%) si dichiara inoltre a favore di eventuali operazioni umanitarie coordinate da un corpo volontario della UE con il coinvolgimento dei giovani.
La stessa Commissaria europea per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi Kristalina Georgieva sottolinea e apprezza la crescita dei cittadini europei convinti del valore degli aiuti anche in tempi di crisi.

Per quanto riguarda la protezione civile, l’82% degli intervistati ritiene più efficace un intervento coordinato dell’Unione piuttosto che azioni dei singoli paesi ma la maggioranza dei cittadini europei non è a conoscenza di questo ruolo della UE. Infine una decisa maggioranza vorrebbe che fosse obbligatorio per legge che ogni stato debba pubblicare i propri piani di gestione delle calamità.

Leggi il rapporto su aiuti umanitari
Leggi il rapporto su protezione civile


Leggi anche






Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *