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Twitter e le ONG, ecco la top ten in Italia

Negli ultimi anni Twitter è diventato uno dei canali più importanti per stringere relazioni e mobilitare e promuovere le proprie attività. Secondo una recente ricerca di Sodalitas il 47% delle organizzazione del non profit italiano lo usano soprattutto per dare visibilità alle proprie azioni e sensibilizzare sulla propria mission.  In particolare le ONG sembrano prediligere proprio Twitter (80% delle organizzazioni intervistate) e la loro presenza è più che raddoppiata dal 2012 al 2013. L’83% lo usa per visibilità e il 50% per la sensibilizzazione e solo il 28% pensa di poter raccogliere fondi attraverso questo social network. Il 44% delle ONG dichiarano di mobilitare il proprio profilo Twitter più di 6 volte alla settimana. Ma vediamo i risultati e la capacità delle ONG italiane di mobilitare la rete di Twitter.  Ecco la top ten delle ONG italiane più seguite (numero di followers dei profili Twitter):

 

11- Coopi 3.993

12- Cesvi 2.864

13- Avsi 2.600
14- AiBi 2.273
15- L’Africa Chiama 2.246
16- Focsiv 2.173
17- Vis 1.737
18- Cospe 1.722
19- Medici con l’Africa CUAMM 1.633
20- CBM Italia 1.236
21- Un ponte per 1.219
22- Bambini nel deserto 1.058
23- GVC 993

24- Ciai 912
25- Ipsia 908
26- Intersos 866
27- Cisv 796
28- Cisp 575

29- WeWorld Intervita 488
30- Acra-Ccs 401
31- Lvia 374

 

NON TROVI LA TUA ONG NELLA CLASSIFICA? Segnalacelo nei commenti qui in basso.

 

Info-Cooperazione ha 1.864 Followers

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Twitter meglio di Facebook? Ecco perché

1 – Allenare la propria capacità di sintesi è cosa onorevole e su Twitter si hanno a disposizione 140 caratteri a tweet
2 – La gente non si iscrive su Twitter per farsi i fatti altrui ma per spirito di condivisione (opinioni, link, informazioni): più interessante e meno voyeuristico di Facebook
3 – E’ un ottimo modo per tenersi aggiornati: come avere sempre a portata di mano agenzie di stampa e amici sparsi per il mondo pronti ad aggiornarti in tempo reale
4 – Non ci sono tutti i giochini che circolano su Facebook e non si viene esasperati da inutili notifiche e inviti
5 – Su Twitter è molto facile entrare in contatto con altri utenti
6 – Facebook che nella maggior parte dei casi resta un cerchio aperto solo (o principalmente) alle nostre conoscenze.
7 – Gli hashtag sono un ottimo modo per seguire i trend attuali o alcune discussioni in particolare, su Facebook invece è come se ogni utente fosse un’isola connessa soltanto alle altre isole del proprio arcipelago, si rimane tagliati fuori da un circuito più ampio di informazioni

 

I numeri di Twitter in Italia

L’Italia è al 16° posto mondiale per tasso di penetrazione di Twitter, con circa il 5% sul totale. L’età media degli utenti è di 24 anni (26 per i maschi, 22 per le femmine); gli utenti che superano i 30 anni sono solo il 20% del totale. Tra le principali nazioni per numero di utenti, l’Italia è la nazione con l’età media più alta, cioè 32 anni (27 anni per le femmine, 36 anni per i maschi).
Contemporaneamente, l’Italia si colloca tra le posizioni più basse come percentuale di teenager: 22% contro il 32% in UK, il 41% negli States, il 53% in Francia, il 63% in Giappone, fino ad arrivare al 87% nelle Filippine.

 


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  1. Nella classifica abbiamo considerato prevalentemente le ONG di Cooperazione. Mancano quindi Greenpeace Italia con 342.000 followers, Amnesty italia con 188.000 e WWF Italia 58.500 e Legambiente 30.900

  2. Secondo me è molto sbagliato fare confronti tra facebook e twitter, sono due cose differenti, insistere che uno è meglio dell’altro significa avere in partenza delle parzialità. Le due cose coesistono e coesisteranno a lungo, perchè son due modi diversi di comunicare nel “che cosa”, nel ” a chi”, nel “come” , nel “quando” e nel “con chi”. Forse è una precisazione inutile, ma quei sette presunti vantaggi mi hanno un po’ spiazzato, è come chiedersi se è più veloce un treno o più buona la cioccolata.

  3. Gentile redazione,
    in classifica manca anche Green Cross Italia, ong riconosciuta che opera in diversi Paesi in via di sviluppo con progetti di cooperazione volti ad assicurare l’accesso all’acqua potabile e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

    https://twitter.com/GreenCrossItaly

    con 5.614 follower

    Anna Moccia – Ufficio stampa Green Cross Italia Onlus Ong

  4. Perché non avete considerato Amnesty? E Greencross Italia? Sono ONG di cooperazione. Ultima considerazione, UNICEF italia che tipo di organizzazione è? Perché è nella lista del Mae come ONG.

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