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Cala in Italia il consenso sugli aiuti ma resta forte l’interesse su migrazione e Africa

L’81% dei cittadini italiani pensa sia importante aiutare le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, un calo di cinque punti percentuali rispetto al 2018. Lo rivela l’edizione 2019 dell’indagine sulla cooperazione dell’Ue che il servizio demoscopico Eurobarometro ha pubblicato oggi. Più di 1000 italiani sono stati intervistati face-to-face a giugno di quest’anno quando era ancora in piedi il governo M5S/Lega e la campagna anti immigrazione e anti ONG continuava a farla da padrona sui media del paese.

La maggioranza degli intervistati in Italia è d’accordo sul fatto che la povertà nei Paesi del sud del mondo vada combattuta nell’interesse della stessa UE (76%), che fornire aiuti finanziari ai PVS sia un modo efficace per rafforzare l’influenza dell’UE nel mondo (72%) e che questi aiuti contribuiscano a creare un mondo più giusto e pacifico (76%).
Il 74% degli italiani crede che la gli aiuti e la cooperazione sia un modo efficace per affrontare la migrazione irregolare (la percentuale è stabile rispetto all’anno precedente) e il 76 % si dice favorevole al sostegno e alla collaborazione dell’UE con l’Africa.

Nell’anno in cui si sono registrati sforzi straordinari delle nostre istituzioni per lanciare il ruolo del settore privato profit nella lotta alla povertà, la percentuale di intervistati in Italia che pensano che le aziende private dovrebbero svolgere un ruolo importante nello sviluppo sostenibile dei Paesi in via di sviluppo è diminuita di nove punti rispetto al 2018, scendendo al 71%. Un calo simile si è registrato solo in Finlandia.

I dati medi di tutti paesi europei sono sicuramente più positivi. L’86% dei cittadini europei ritiene sia importante aiutare le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. È il 75% degli europei a ritenere in particolare che l’Ue debba rafforzare la collaborazione con l’Africa per creare posti di lavoro e garantire un futuro sostenibile a se stessa e all’Africa. In generale, gli aiuti dell’Ue nel mondo sono un modo efficace per creare un mondo pacifico (per il 75% degli intervistati), per contrastare la migrazione irregolare (71%), per ridurre le disuguaglianze (69%). C’è poi il 70% di europei che pensa che la lotta alla povertà dovrebbe essere una priorità delle politiche europee e il 58% pensa la medesima cosa per le politiche del proprio Paese.

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