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Pubblicato il concorso AICS, tempi stretti per le candidature e svolgimento online

Dopo oltre tre anni di attesa è finalmente pubblicato in gazzetta ufficiale il concorso pubblico per titoli ed esami, per il reclutamento di 92 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato, da inquadrare nell’Area funzionale III, fascia retributiva F1, in vari profili, nei ruoli dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Sarà il primo concorso pubblico in Italia ad essere svolto con nuove modalità online. Non solo tutte le prove saranno su supporto informativo, ma anche l’orale potrà avvenire in video-conferenza con soluzioni tecniche che – a detta del dicastero della PA – garantiranno l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. Una modalità che oltre ad adattarsi ai tempi di Covid-19 dovrebbe garantire tempi più rapidi, l’obiettivo è chiedere tutto in 9 mesi rispetto ai 18 mesi di durata media di questo tipo di concorsi.

Molto stretti i tempi per la pubblicità del concorso e le candidature, soprattutto se si considera che questa modalità innovativa prevede l’obbligatorietà di utilizzo della autenticazione tramite Spid, l’identità digitale, e la necessità di possedere un indirizzo di posta certificata PEC. Per partecipare occorre inoltre effettuare il pagamento di una tassa di concorso di 10,00 euro.

La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata compilando l’apposito modulo elettronico sul sistema «Step-One 2019» entro il 20 giugno 2020 a questo indirizzo https://ripam.cloud

I posti disponibili

n. 20 unità da inquadrare nel ruolo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo nell’Area funzionale III – F1, profilo funzionario amministrativo – contabile, nei seguenti settori: giuridico, legale e contenzioso; pianificazione e budget; contratti, gare ed appalti – Codice concorso AMM/AICS

n. 40 unità, da inquadrare nel ruolo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo nell’Area funzionale III – F1, profilo funzionario tecnico-professionale, nei seguenti settori: promozione e comunicazione; programmazione e sviluppo economico; infrastrutture (ingegneria e architettura); salute, protezione sociale e gender (sviluppo umano); sviluppo rurale; patrimonio culturale; diritti umani e migrazione; educazione e formazione; statistica; finanza; sicurezza alimentare; partenariati pubblico privato; ambiente; informatica – Codice concorso TEC/AICS

n. 32 unità da inquadrare nel ruolo del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nell’Area funzionale III – F1 profilo funzionario amministrativo esperto in relazioni internazionali – Codice concorso AMM/MATTM

Requisiti basilari

Qualsiasi tipo di laurea va bene, anche quella triennale. No non è previsto nessun limite di età.

Articolazione del concorso

Novità anche sul fronte dell’articolazione delle prove. Prima della prova scritta c’è la preselezione con i quiz. Non più esclusivamente nozionistici ma anche situazionali per testare le competenze attitudinali, le cosiddette soft skill. Ci potrebbero essere, quindi, dei quesiti che ricreano problematiche tipiche dell’ufficio, con lo scopo di misure la capacità di organizzare il lavoro, fare squadra o gestire situazioni di stress.

Il concorso prevede diverse prove precedute da una prova preselettiva comune a tutti i profili. Le prove scritte e la prova orale cambieranno a seconda del profilo per cui si concorre. La prova preselettiva consisterà in un test, da risolvere in 70 minuti, composto da 50 quesiti a risposta multipla di cui:

  • 25 attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale. Si tratta in pratica dei cosiddetti quiz di Logica.
  • 5 situazionali;
  • 20 diretti a verificare la conoscenza delle seguenti materie (diritto amministrativo; elementi di contabilità di Stato; disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo).

La prova scritta consiste nella risoluzione di cinquanta quesiti a risposta multipla, per quanto riguarda i posti AMM/AICS verterà su diritto amministrativo; contabilità di Stato e finanza pubblica; contabilità civilistica; disciplina degli appalti e dei contratti pubblici. Per i posti TEC/AICS verterà su diritto dell’Unione europea e delle Organizzazioni internazionali; geografia politica ed economica; disciplina e organizzazione della cooperazione internazionale per lo sviluppo; project cycle management.

Sempre nell’ottica di definire il profilo completo dei partecipanti, viene richiesto a ciascuno di indicare, in fase di presentazione della domanda di ammissione al concorso, la motivazione alla base della candidatura, le esperienze lavorative svolte e le attitudini in possesso utili allo svolgimento delle mansioni per cui si concorre, le competenze informatiche possedute e la disponibilità ai trasferimenti.

Valutazione e graduatorie

La valutazione dei titoli viene effettuata solo a seguito dell’espletamento della prova orale. La commissione esaminatrice, per ciascuno dei profili messi a concorso, redige la graduatoria finale di merito sommando i punteggi conseguiti nella prova scritta, nella prova orale e nella valutazione dei titoli. I primi classificati nell’ambito della graduatoria finale di merito, distinta per i codici concorso, in numero pari ai posti disponibili, sono nominati vincitori e assegnati alle amministrazioni interessate per l’assunzione.

Scarica il bando di concorso (da pag. 33)


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  1. Peccato che anche per accedere alle posizioni tecniche si debba passare i quesiti di preselezioni riguardanti :diritto amministrativo; elementi di contabilità di Stato; disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.

  2. Posso capire che su uno lavora nell’amministrazione pubblica debba sapere come funziona, da cosa è regolata. Posso pure capire che uno che venga dal variegato mondo professionale della cooperazione possa avere ben altri parametri di competenza professionale. Insomma tocca studiare.

    Non so nulla dell’inquadramento del personale della PA italiana, ma se ho capito bene (dalle tabelle retributive disponibili in rete per funzionari ministeriali) parliamo di un inquadramento +o- entry level, almeno a livello pratico retributivo.

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