La Commissione Europea ha avviato una significativa ristrutturazione del Dipartimento per il Partenariato Internazionale, riducendo drasticamente il numero di uffici presenti a livello globale. Questo cambiamento mira a concentrare le risorse e il processo decisionale a Bruxelles, riflettendo le nuove priorità strategiche della Presidente Ursula von der Leyen.
Secondo un documento interno visionato da Euronews, la Direzione Generale per i Partenariati Internazionali (DG INTPA) ridurrà il numero delle sue delegazioni da circa 100 a soli 18 hub strategici. Questa decisione deriva dalla necessità di adattare il modello operativo alle esigenze attuali, focalizzandosi su iniziative come il Global Gateway, un programma che prevede investimenti di 300 miliardi di euro per infrastrutture sostenibili nei settori digitale, energetico, sanitario e dei trasporti entro il 2027.
La ristrutturazione è guidata da diversi fattori, tra cui vincoli di bilancio, mutamenti geopolitici e la crescente importanza della dimensione esterna delle politiche europee. Il documento evidenzia come il modello operativo precedente, basato su una distribuzione capillare del personale in numerose delegazioni, non sia più adeguato per affrontare sfide strategiche come la migrazione, la sicurezza e il Green Deal.
“È essenziale passare a portafogli più strategici e meno frammentati, ottimizzando l’allocazione delle risorse in un numero ridotto di Paesi,” si legge nel rapporto. Questa nuova impostazione mira a migliorare l’efficacia operativa e a consolidare le attività sotto il controllo centrale di Bruxelles.
La DG INTPA, tradizionalmente impegnata nello sviluppo e nella cooperazione locale, si sta orientando verso la promozione delle relazioni commerciali e imprenditoriali. Questo cambio di paradigma significativo a favore di un approccio centralizzato solleva interrogativi sull’impatto che la riduzione della presenza locale avrà sulla capacità dell’UE di promuovere lo sviluppo sostenibile e costruire partenariati solidi con i Paesi in via di sviluppo.
Gli hub strategici saranno situati principalmente in Africa, Asia e America Latina/Caraibi. Tra i Paesi africani, la DG manterrà uffici in Ghana, Senegal ed Etiopia, con una particolare attenzione alla gestione dei flussi migratori. Questi Stati sono infatti punti chiave per affrontare le questioni migratorie, poiché rappresentano le principali nazionalità di richiedenti asilo in Europa.
Un’altra novità è l’integrazione delle attività della DG INTPA sotto la supervisione dei Servizi Europei per l’Azione Esterna (SEAE), guidati dall’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. Questo cambiamento dovrebbe rafforzare l’allineamento tra le politiche di sviluppo e gli obiettivi di politica estera dell’Unione.