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Otto per mille, in forte ritardo la ripartizione dei fondi 2014

E’ un vizio abbastanza tipico della pubblica amministrazione italiana, quello di scrivere procedure e fissare scadenze che non vengono rispettate dall’amministrazione stessa. Diverso è quando le procedure e le scadenze le devono rispettare i cittadini o gli enti privati, in quel caso vengono rispettate alla lettera senza alcuna flessibilità E’ il caso della procedura di ripartizione dei fondi otto per mille a gestione statale per i quali è stata inaugurata una procedura nuova di zecca proprio nel 2014. Le modifiche e integrazioni apportate al regolamento dal d.P.R. 26 aprile 2013, n. 82. fanno si che la scadenza per la presentazione delle proposte progettuali sia stata spostata dal 15 marzo al 30 settembre di ogni anno.

 

Con decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri già lo scorso 14 gennaio 2014 sono stati individuati i parametri specifici di valutazione delle istanze relative alla quota dell’otto per mille a diretta gestione statale distinti per tipologie di intervento per l’anno 2014.

 

La procedura per la valutazione delle proposte progettuali sottoposte entro il termine dello scorso 30 settembre prevederebbe un iter della durata di 180 giorni.

  • Entro 120 giorni dal termine per la presentazione delle domande la Presidenza del Consiglio dei Ministri verifica la sussistenza dei requisiti di cui agli articoli 3 e 4 e esamina le valutazioni delle Commissioni.
  • Entro ulteriori 15 giorni il Presidente del Consiglio dei Ministri sottopone alle competenti Commissioni parlamentari per il parere.
  • Entro 30 giorni dalla ricezione le Commissioni parlamentari esprimono il parere
  • Entro ulteriori 15 giorni la Presidenza del Consiglio dei Ministri adotta il decreto di destinazione dei fondi

 

Totale: 180 giorni dal 30 settermbre 2014. Se fate il conto il tutto sarebbe dovuto essere concluso per fine marzo 2015.

 

Ad oggi tutto ancora tace e nessuna risposta ci è stata data dall’ufficio competente di Palazzo Chigi (Dipartimento per il Coordinamento amministrativo – Servizio per le attività inerenti alle procedure di utilizzazione dell’otto per mille dell’irpef e per gli interventi straordinari sul territorio).

 

A nulla sembra essere servito il monito della Corte dei Conti che nel 2014 denunciava la mancanza di pubblicità da parte dello Stato proprio rispetto alla procedura di ripartizione e agli interventi finanziati con i fondi stessi.

 

Intanto siamo già arrivati a metà maggio, tempo di dichiarazione dei redditi. E, come da tradizione, compaiono sulle reti televisive, su internet e sulle pagine dei giornali le pubblicità delle Chiese che chiedono ai contribuenti di firmare per l’8×1000.

 

E’ stato pubblicato ieri uno speciale de L’Espresso che ci racconta dove finiscono i fondi dell’otto per mille, compresi quelli destinati allo Stato.

 


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