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L’Associazione delle ONG apre a nuovi attori

E’ questa la novità più importante del nuovo corso dell’AOI che si apre oggi a Roma con l’assemblea che nominerà la nuova governance a seguito del cambiamento statutario deciso a luglio scorso. Di fatto si tratta di un’anticipazione nei tempi delle novità che la riforma della legge 49/87 introdurrà a breve nel mondo della cooperazione internazionale. Il riconoscimento a pieno titolo di soggetti e attori diversi che insieme alle ONG lavorano nel settore e costituiscono la Cooperazione Italiana. L’AOI, pur mantenendo il suo acronimo è stata infatti rinominata “Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale”.

 

Questa apertura si evince dagli articoli dello statuto che riguardano i soci e la loro ammissibilità, in particolare si parla di:

Organizzazioni non governative o soggetti della società civile che operino in modo esclusivo o prevalente nella cooperazione, solidarietà e Volontariato internazionale, nella promozione dello sviluppo sostenibile, della pace, nonviolenza e dei diritti umani.

Ogni altro ente che persegua, per statuto, anche in forma non prevalente, obiettivi di cooperazione, di solidarietà e volontariato internazionale e realizzi attività coerenti con tali obiettivi in forma non occasionale e intenda perseguire le finalità dell’associazione.

 

L’apertura è chiara e già domani se ne vedranno i primi frutti con l’adesione di sigle appartenenti a mondi diversi da quello delle ONG idonee: commercio equo, finanza etica, microcredito, adozioni internazionali, co-sviluppo e interculturalità. Ovviamente il fil rouge resta quello della cooperazione e solidarietà internazionale. Anche la natura giuridica dei soci sarà varia, non solo ONG, ma fondazioni, cooperative, associazioni di secondo livello e reti.

 

La biodiversità della nuova AOI starà proprio nel far convergere realtà che a vario titolo portano avanti i focus dell’organizzazione. Questi i temi chiave su cui si snoderà il lavoro dell’AOI:
Cooperazione, Solidarietà e Volontariato Internazionale allo Sviluppo; Emergenza e Aiuto Umanitario; Advocacy, Campaigning e Cittadinanza Attiva; Educazione alla Cittadinanza Mondiale; Interculturalità e Diritti di Cittadinanza; Commercio Equo e Solidale, Finanza Etica e Microcredito; Adozione Internazionale e Sostegno a Distanza; Co-sviluppo.

 

La nuova governance sarà strutturata in diversi livelli, l’Assemblea dei Soci, un Consiglio  Nazionale composto da un minimo di 8 e un massimo di 25 consiglieri, un Comitato Esecutivo formato da 5-7 persone elette dal consiglio nazionale, e un Portavoce eletto dal consiglio nazionale che sarà il rappresentante legale.

 

All’assemblea odierna verranno anche approvati i regolamenti interni e i meccanismi di contribuzione dei soci. La volontà è quella di garantire massima adesione all’associazione attraverso quote associative accessibili a tutte le organizzazioni, soprattutto quelle più piccole. Si parla quindi di una quota associativa di base molto bassa. Diverso il discorso per le organizzazioni più grosse che contribuiranno sulla base della loro capacità economica secondo apposte fasce progressive.

 

E’ proprio dal livello di adesione che passerà il vero cambiamento della AOI e il suo eventuale successo. Una base associativa plurale e allargata sarà sicuramente in grado di esprimere volti e parole nuove per la cooperazione internazionale in Italia.

 

Per info scrivere a ong@ong.it

 

 


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