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Ecco perché aderire alla Piattaforma CONCORD Italia

 

Sarà la piattaforma italiana di collegamento a CONCORD, la Confederazione europea che rappresenta  1600 ONG  e associazioni della società civile  che si occupano di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario. Questo organismo si è guadagnato negli ultimi anni un ruolo credibile e legittimato nella rappresentanza della società civile europea impegnata sui temi dello sviluppo presso le istituzioni comunitarie, in particolare il Parlamento e la Commissione e molti stati membri. 
Quello di CONCORD non è un lavoro che si ferma dentro i confini dell’Unione, la Confederazione sta progressivamente entrando in contatto e collaborando con le analoghe reti e piattaforme continentali a partire da quelle africane e dell’America Latina per dare una proiezione internazionale ai grandi temi che le ONG affrontano che sempre meno possono essere considerati di portata locale. Oggi conta circa 40 associati tra piattaforme nazionali (come quella italiana appena costituita), famiglie internazionali (per intenderci Oxfam, ActionAid, WWF, ecc), e reti tematiche a livello internazionale. 
Francesco Petrelli, promotore e portavoce  eletto della piattaforma italiana, vede in questa nuova iniziativa allo stesso tempo una buona pratica e un precedente positivo. L’Associazione delle ONG Italiane (AOI), che fino ad oggi era stata il rappresentante  italiano di CONCORD, ha deciso di mettere a disposizione la sua titolarità e proporre la creazione di una piattaforma di attori rinnovata e più ampia.. L’ottica è quella di aumentare le proprie opportunità e capacità di avere impatto a livello europeo, contare di più e fare sistema per apportare un valido contributo italiano al dibattito europeo, rappresentando CONCORD e le sue posizioni sui temi europei presso le istituzioni italiane.

Lo scorso dicembre si è tenuta a Roma l’assemblea costitutiva che ha approvato il regolamento interno e raccolto le candidature per la partecipazione al gruppo di coordinamento e ai gruppi di lavoro tematici di CONCORD. Abbiamo previsto quote di partecipazione accessibili e progressive (da 150 a 600 € all’anno) – spiega Petrelli – proprio per facilitare la partecipazione anche alle piccole realtà che sono interessate al dibattito in corso in Europa, anche su singoli temi e che spesso su alcuni temi hanno livelli di specializzazione alti quanto le grandi organizzazioni. Insomma un modo per aprire al massimo la partecipazione anche a quelle realtà che magari non partecipano agli altri ambiti di rappresentanza delle ONG o della cooperazione internazionale. CONCORD  Italia, pur proponendosi di fornire importanti informazioni,  non sarà uno sportello europeo di servizi per le ONG ma una piattaforma che esprimerà un posizionamento politico e parteciperà a campagne e iniziative europee e che metterà a disposizione la possibilità di processare informazioni e partecipare a dibattiti di dimensione più ampia anche a organizzazioni medio piccole che altrimenti farebbero fatica a raggiungere questo livello.
Pensate a iniziative rilevanti come Aidwatch, il rapporto annuale delle ONG sulle tendenze della cooperazione europea, o la campagna Beyond 2015 che agisce su un tema  che come sistema italiano della cooperazione dovremmo seguire da vicino, per contribuire attraverso la posizione  europea alla definizione di quale struttura a livello globale dovrà essere messa dalla comunità internazionale per la lotta alla povertà allo scadere degli Obiettivi del Millennio? Che tipo di assetto avrà l’aiuto Europeo per il prossimo sestennio 2014-2020? Quali politiche di sviluppo verso gli altri paesi, attraverso l’Agenda for change, il documento strategico proposto dalla Commissione ? Quali garanzie per la coerenza delle politiche? Infine cosa proporrà l’Italia per il suo semestre di Presidenza europea che si terrà nel 2014 ?
A questo si aggiungono i temi su cui come società civile italiana potremmo dire molto, il diritto al cibo e la sicurezza alimentare con la prospettiva dell’Expo 2015 e la sfida del vicinato europeo, come lavorare per l’inclusione e la cooperazione con il mediterraneodopo le primavere arabe?
E’ proprio CONCORD ad aspettarsi un crescente ruolo delle realtà dell’Europa meridionale su questi e altri fronti, “la forza di Concord viene proprio dai nostri membri, per questo è con grande piacere che diamo il benvenuto alla nuova Piattaforma Concord Italia nella nostra rete delle ONG europee”, così il Direttore Olivier Consolo saluta la nuova iniziativa. “In questa fase c’è una reale necessità di definire meglio le politiche europee di cooperazione allo sviluppo e lotta contro la povertà globale. Per questo abbiamo bisogno di una voce forte delle ONG italiane a livello europeo. Già nel corso di questi ultimi 10 anni, le ONG italiane hanno dato un contributo importante a CONCORD, questo non potrà che aumentare con la nuova Piattaforma Italiana all’interno della nostra confederazione”. 
Le adesioni sono già numerose, importanti e trasversali, ad oggi sono 40 oltre a cui bisogna aggiungerne  una decina di ulteriori organizzazioni che hanno già manifestato interesse. I termini sono ancora aperti per aderire, per informazioni si può prendere contatto presso il segretariato della Piattaforma  inviando una mail a (ong@ong.it scarica qui la scheda di iscrizione).
La neonata piattaforma, in questa prima fase si appoggerà dal punto di vista tecnico e amministrativo sull’AOI e potrebbe in futuro costituirsi in associazione. Se questa iniziativa unitaria dovesse dimostrarsi un luogo importante per la società civile italiana soprattutto per il lavoro di advocacy e policy, potrebbe anche costituire un precedente significativo, almeno a medio termine, per il futuro della rappresentanza italiana delle ONG. Per adesso si tratta di un’opportunità anche per promuovere il recupero della credibilità italiana in ambito europeo in un contesto in cui l’Europa non è più una politica multilaterale ma progressivamente parte integrante della politica nazionale.
E’ su questi obiettivi che la piattaforma si dovrà misurare e potrà farlo solo con una competente e convinta partecipazione delle realtà italiane che aderiranno.


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