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10 milioni dall’UE per promuovere la cultura e il dialogo interculturale

EuropeAid ha pubblicato ieri il bando “Intercultural dialogue and Culture” con l’obiettivo di promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le persone nei paesi partner. Questo strumento fa parte del Global Public Goods and Challenges 2014-2020, parte integrante del programma DCI, contribuisce alla realizzazione degli SDG 4, 10 e 17 dell’Agenda 2030 per sviluppo sostenibile, promuovendo la cittadinanza globale, il pluralismo e la libertà di religione. Il bando ha una dotazione finanziaria di 9,7 milioni di euro. La scadenza per la presentazione dei concept note è fissata per il 16 maggio 2017.

 

Il bando è composto da due lotti.
Lotto 1: Migliorare la comprensione e il rispetto della diversità culturale e religiosa.
Obiettivo specifico: aumentare il pluralismo culturale e la comprensione interculturale, compresi gli aspetti relativi alla religione nei paesi partner.
Dotazione del lotto 4.000.000 EUR

 

Lotto 2: La cultura come fattore abilitante per il dialogo, l’inclusione sociale, lo sviluppo delle competenze e la coesione
Obiettivo specifico: migliorare il dialogo e l’inclusione sociale (in particolare delle popolazioni vulnerabili e svantaggiate, come le persone appartenenti a minoranze, i migranti, le donne e le ragazze, disabili) per lo sviluppo delle competenze e la coesione sociale nei paesi partner.
Dotazione del lotto 5.700.000 EUR

 

Dimensioni del co-finanziamento
Qualsiasi contributo richiesto nell’ambito di questo bando deve essere compreso tra i seguenti importi minimi e massimi:

 

Per il lotto 1

importo minimo: EUR 1.500.000
importo massimo: EUR 2.000.000

 

Per il lotto 2
importo minimo: EUR 1.900.000
importo massimo: EUR 2.850.000

 

Percentuale massima del co-finanziamento: 90% del totale dei costi ammissibili dell’azione

 

Sono eleggibili per questo bando nel ruolo di applicant e co-applicant le seguenti tipologie di organizzazioni:

  • attori non statali
  • reti di organizzazioni della società civile (CSO)
  • enti pubblici
  • reti e/o associazioni di enti locali
  • organizzazioni internazionali (inter-governative)

 

La durata prevista di un’azione non può essere inferiore a 36 mesi né superiore a 60 mesi.

 

Aree geografiche
Azioni dovranno essere implementate in almeno due paesi della lista dell’OCSE/DAC dei paesi beneficiari di APS. Sarà data priorità alle azioni in Burundi, Burkina Faso; Camerun; Chad; Gibuti; l’Eritrea; Etiopia; Kenya, Mali; Niger; Nigeria; Senegal; Somalia; Sud Sudan; Sudan; Yemen, Ruanda, Tanzania, Uganda, e Iran.

 

Modulistica e guidelines

 


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  1. Sono Fernando vi chiedo cortesemente come mai la Guinea Bissau non entra in Questo Progetto cosi importanti come quello per il dialogo interculturale?
    Grazie.

  2. non sono previsti interventi in aree geografiche ad alto flusso migratorio come l’italia e in particolare la sicilia dove questo problema è cruciale ?

  3. se previsti interventi con applicazione in sicilia rivolti ai migranti sarei interessato a contattare le organizzazioni che se ne occupano per cooperazine tra ONG / associazioni / imprese private solidali di cui faccio parte il Lotto 2 risponde perfettamente agli obiettivi di un nostro programma locale in via di elaborazione per approfondimenti contattarmi a barakatu@alice.it grazie

  4. Buongiorno mi sto chiedendo perché diversi paesi africani ci sono sempre e altri MAI? come la Sierra Leone, Liberia ecc.
    Perché non dividere i finanziamenti per i vari paesi africani e pubblicare i risultati ottenuti su quotidiani Italiani?
    Finanziamenti di progetti su bambini di strada, orfani, violentati ecc. sicuramente rimarrebbero al loro paese.
    Grazie saluti Giorgio beltrami

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