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Produzione e consumo sostenibili, dalla UE 32 milioni per progetti in Asia

Si tratta del bando SWITCH-Asia, programma che supporta la transizione della regione asiatica verso un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e circolare e promuove catene di fornitura e di prodotti più sostenibili oltre che contribuire alla riduzione della povertà. Con una dotazione finanziaria di oltre 32 milioni la Commissione intende sostenere progetti innovativi collaborativi fra gli stakeholder delle due regioni che promuovano processi industriali più verdi, la circolarità di prodotti, processi e servizi, nonché soluzioni bio-based, riducendo così l’impronta globale del sistema di produzione. La scadenza per la compilazione dei concept note è fissata per il 18 dicembre 2020.

Settori prioritari:

  • Tessuti e pellame
  • Edilizia e costruzioni
  • Agroalimentare e bevande
  • Materie plastiche
  • Elettronica e TIC

Le proposte dovrebbero indicare il contributo del progetto ad almeno uno dei seguenti OSS dell’Agenda 2030:

  • OSS 12 – Garantire modelli di produzione e consumo sostenibili;
  • OSS 13 – Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze
  • OSS 7 – Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti
  • OSS 8 – Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti
  • OSS 9 – Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione

Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% dei costi ammissibili per un massimo di 2.500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.000.000 euro. Per i Paesi meno sviluppati, qualificati come Least Developed Countries – LCD il contributo può arrivare al 90% dei costi ammissibili.

Paesi eleggibili  
Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.

Soggetti eleggibili
Organismi senza fini di lucro oppure organizzazioni profit (es. camere di commercio, associazioni industriali o cluster industriali, micro imprese, PMI, rivenditori, ecc.), centri di produzione pulita nazionali e regionali, università, centri di ricerca, centri per il trasferimento tecnologico, organizzazioni di consumatori, organizzazioni per lo sviluppo, federazioni commerciali e organizzazioni sindacali oppure ONG e operatori del settore pubblico.

I progetti devono svolgersi in uno dei paesi beneficiari e devono essere presentati da consorzi costituiti da almeno due soggetti: uno con sede in un Paese UE (o EFTA) e uno in un Paese dell’Asia beneficiario. I progetti multi-paese, svolti in più di un paese beneficiario, sono ammessi ma considerati eccezioni e devono mostrare il valore aggiunto determinato dall’affrontare un tema a livello regionale (non devono tradursi solo in un elenco di attività svolte in Paesi diversi)

Modulistica e linee guida


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