Fondazione Giovanni Paolo II sta selezionando un/a Project Manager espatriato Libano da inserire nella sua operatività in Libano . Durata 12 mesi mesi. Scadenza candidature 10/06/2022
Project Manager espatriato Libano
Titolo del progetto: “ROOTS – Radici di dignità: dalla terra un’economia rurale equa, resiliente ed inclusiva.”
Sede di lavoro: Libano: Beirut e uffici decentrati nella valle della Bekaa e fascia costiera
Durata prevista: 12 mesi , rinnovabile per altri 24 mesi. Partenza: dal 15 settembre 2022 – Scadenza candidatura: 10 giugno 2022
Livello retributivo: Project Manager espatriato Senior
Datore di lavoro: Fondazione Giovanni Paolo II per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo Onlus
Tipologia di contratto: Contratto di collaborazione a progetto.
Descrizione del progetto: Il progetto prevede una strategia triennale per la promozione di uno sviluppo economico sostenibile nelle aree rurali del Libano, attraverso un processo di riorganizzazione dei sistemi produttivi e di processamento dei prodotti agricoli orientandoli alla qualità per l’accesso a mercati più remunerativi. La strategia interviene in un territorio caratterizzato da favorevoli condizioni ambientali ma da gravi carenze strutturali ed organizzative dell’economia agricola che ha determinato, soprattutto per i piccoli produttori, l’impossibilità di completare il processo produttivo fino al prodotto finale pronto per i mercati organizzati, Gdo ed importatori int.li. Si distinguono problemi organizzativi e sistemici. I primi a livello a) produttivo, per mancanza di competenze nelle pratiche e tecniche per un prodotto che soddisfi gli standard eco sostenibili e qualitativi richiesti dalle certificazioni (Global Gap (GG)) indispensabili per la vendita a Gdo e export, b) di gestione associata del processamento, confezionamento e conservazione dei prodotti (pochi produttori sono aggregati in cooperative (coop) attive e funzionanti), c) commerciale, i piccoli produttori vendono individualmente e sono esclusi dai benefici derivanti dalla gestione congiunta delle vendite nei mercati organizzati. Si distinguono inoltre problemi sistemici a livello di; a) barriere culturali da parte dei produttori poco propensi alla gestione collettiva in cooperativa, delle fasi post raccolta del processo produttivo fino al prodotto finito, b) degrado dei suoli per un eccessivo uso di prodotti chimici che causa sia l’inquinamento dell’acqua che l’impossibilità di rispettare gli standard per l’accesso al mercato int. le. In questo fragile contesto i produttori privi di risorse non hanno accesso a sistemi, pratiche, impianti e modelli di gestione innovativi in grado di permettere una produzione di qualità. Sono costretti a vendere il prodotto grezzo a condizioni inique agli intermediari o grossi produttori-commercianti, e sono esclusi dalla catena del valore privando se stessi ed i propri figli delle prospettive di sopravvivenza nelle comunità di origine. La strategia si propone di migliorare la qualità, la sostenibilità e l’inclusione sociale della gestione produttiva, manageriale e commerciale dei piccoli produttori, delle loro coop e dei lavoratori delle filiere agricole della frutta fresca della fascia costiera e della valle della Bekaa in Libano, attraverso la riqualificazione delle competenze, dei modelli di gestione associata, la realizzazione di impianti di processamento e stoccaggio e l’accesso a mercati più remunerativi. I target beneficiari a cui la proposta si rivolge sono piccoli produttori agricoli, lavoratori fissi e stagionali impiegati sul campo e presso gli impianti di processamento, le coop agricole ed il consorzio, tecnici agronomi, di laboratorio e field extensor apprendisti. L’intervento, grazie all’assistenza di esperti e scambi di best practices, accompagnerà produttori, coop e istituzioni in un percorso di riqualificazione generando un impatto a livello; a) Produttivo, grazie al quale le coltivazioni di frutta saranno gestite con metodi efficienti di produzione e approvvigionamento idrico ed ecosostenibili per soddisfare gli standards del mercato e migliorare la resilienza agli effetti del cambiamento climatico, b) della Governance, migliorando le competenze gestionali e investendo in strutture produttive delle coop per il processamento, la conservazione ed il confezionamento del prodotto nel rispetto di criteri di qualità ed ecosostenibilità, c) Commerciale, grazie al quale i produttori e le loro coop miglioreranno le capacità di accesso al mercato per vendere a condizioni maggiormente remunerative. La strategia prevede il coinvolgimento di partner di alto profilo istituzionale e tecnico; LARI Istituto di ricerca del Min. Agricoltura, impegnato nell’assistenza per l’applicazione e diffusione delle pratiche agroecologiche, Direttorato Gen. Cooperative impegnato nell’assistenza alla governance e gestione delle coop, CCIA di Zahle impegnata nell’assistenza per l’ottenimento delle certificazioni e per l’export, CNR impegnato nella riqualificazione dei sistemi produttivi per il recupero dei suoli degradati ed il recupero della biodiversità per l’ottenimento di prodotti di qualità, FAA per l’analisi varietale ed il WW-GVC impegnato nella gestione sostenibile della risorsa idrica. Una solida rete di partner con expertise di alto valore aggiunto a garanzia dell’ownership e durabilità nel tempo della strategia dopo la fine del progetto. – Ente co-finanziatore: AICS – Bando OSC 2020
Requisiti minimi richiesti:
• Laurea in discipline attinenti ai settori d’intervento del progetto e/o esperienza equivalente
• Almeno 2 anni di esperienza di coordinamento e gestione, di progetti di Sviluppo
• Conoscenza delle procedure AICS e EU;
• Precedente esperienza di coordinamento di équipe e di lavoro in team;
• Buona conoscenza della lingua Inglese (scritta/parlata);
• Buona conoscenza del pacchetto Office;
• Capacità di sviluppare relazioni istituzionali con i partner e le autorità locali competenti;
• Capacità di mediazione e di gestione dei conflitti di gruppo
• Capacità di lavorare per obiettivi rispettando le scadenze;
• Capacità di elaborazione e finalizzazione della reportistica di progetto;
• Dinamicità, spirito critico, motivazione etica, disponibilità al confronto ed al cambiamento.
Requisiti preferenziali:
• Laurea in discipline attinenti a Agronomia, Economia, Scienze int.li e diplomatiche e cooperazione int.
• Precedenti esperienze lavorative nel settore della cooperazione internazionale in ambito agricolo
• Conoscenza lingua araba;
• Capacità di elaborazione need assessment e scrittura di progetti
• Conoscenza delle dinamiche religiose in Medio Oriente
Principali compiti e finalità:
• Coordinamento e gestione attività di progetto, in collaborazione con partners italiani e locali
• Il Project Manager Espatriato risponde e si coordina con il Country Coordinator della FGPII in Libano
• Gestione dello staff locale e dei partner locali
• Gestione amministrativa del progetto nel rispetto delle procedure AICS;
• Preparazione, in stretta collaborazione con l’équipe di progetto, della documentazione attinente al progetto: stati d’avanzamento, reportistica tecnico-finanziaria per i donatori istituzionali;
Inviare la propria candidatura entro il 10 giugno 2022 a: s.ferrari@fondazionegiovannipaolo.org specificando nell’oggetto “Rif. Coordinatore progetto Libano”
• CV aggiornato (in formato Europeo, no Europass)
• Lettera di presentazione/motivazione
• Indicazione di almeno 1 referenza con e-mail e telefono Solamente i candidati rientranti nella short-list verranno convocati per un colloquio.
I colloqui di selezione verranno realizzati entro il 30 giugno 2022 in modalità on-line. I costi per un eventuale colloquio in presenza presso la sede operativa FGPII saranno a carico del candidato. Le nostre ricerche di personale sono aperte a tutte le candidature, senza alcuna discriminazione di: nazionalità, religione, genere, età e appartenenza politica. La ricerca è aperta a persone appartenenti a categorie protette. Verranno esaminati i curriculum contenenti l’autorizzazione al Trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lgs.196/2003. Si precisa che al candidato selezionato sarà richiesta l’attestazione di inesistenza di condanne penali anche non definitive o di provvedimenti di prevenzione o di stato di interdizione.