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I donor internazionali sospendono il trasferimento di fondi alla Palestina

Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele dello scorso 7 ottobre, la Commissione europea per prima ha deciso di sospendere tutti i pagamenti effettuati alle autorità palestinesi, che ammontano in totale a 691 milioni di euro. La decisione è stata annunciata da Olivér Várhelyi, commissario europeo per l’Allargamento e la politica di vicinato, in reazione all’attacco militare lanciato dal movimento che controlla la Striscia di Gaza. 

“In qualità di principale donatore per i palestinesi, la Commissione europea sta mettendo sotto esame l’intero portafoglio di sviluppo, per un valore totale di 691 milioni di euro“, ha scritto Várhelyi sui social network.

Nel pomeriggio si è registrata una parziale marcia indietro dai vertici UE, il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarčič ha successivamente affermato che gli aiuti umanitari ai palestinesi “continueranno finché necessario”, gettando incertezza su quali fondi dell’UE siano stati effettivamente bloccati.

La mancanza di chiarezza da parte dell’esecutivo dell’UE  ha suscitato frustrazione da parte di alcuni Stati membri. Un portavoce del governo irlandese ha chiesto formalmente alla Commissione di chiarire la base giuridica di questo annuncio. Anche il Lussemburgo e la Spagna si sono dissociati dalla decisione presa dalla UE senza ampia consultazione.

L’Unione europea è uno dei principali fornitori di aiuti umanitari e finanziari alla Cisgiordania, il territorio governato dall’Autorità Nazionale Palestinese del presidente Mahmoud Abbas, e alla Striscia di Gaza. Il sostegno è destinato ai servizi essenziali, come la sanità, l’assistenza sociale, gli stipendi dei dipendenti pubblici e i progetti di sviluppo. Per quanto riguarda Gaza, il denaro viene raccolto e convogliato attraverso l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa).

E’ di stamattina la dichiarazione del ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg che ha annunciato che il suo paese sospenderà gli aiuti per un totale di circa 19 milioni di euro (20 milioni di dollari) per una serie di progetti in corso.

Anche la Germania si appresta a sospendere temporaneamente gli aiuti allo sviluppo alla Palestina, il ministro dello Sviluppo Svenja Schulz ha affermato oggi che la Germania ora rivedrà il proprio intero impegno per i territori palestinesi.

Stessa decisione che si starebbe prendendo in queste ore alla Farnesina a seguito di indicazioni dell’esecutivo che vedrebbero un blocco temporaneo di tutta l’attività della cooperazione italiana in Palestina.


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  1. Credo che la decisione UE di sospendere i finanziamenti alla Palestina sia giusta e significativa. Tutti possono e comunque dovrebbero aiutare chi nel mondo ha bisogno per vivere. Ma se i denari vengono spesi per poter gestire una guerra contro Israele credo che sia opportuno destinarli altrove. L’Africa nel suo insieme di Stati ha bisogno di aiuti per le sue popolazioni. E’ opportuno pensare a loro

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