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Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo: focus su donne, giovani e divario educativo e digitale

La povertà assoluta ha raggiunto il record storico in Italia: secondo gli ultimi dati Istat, oltre 2 milioni e 234.000 famiglie (l’8,5% del totale) non riescono a pagare la spesa, l’affitto, le bollette e le cure mediche. Per fornire una risposta concreta alle crescenti disuguaglianze, negli ultimi cinque anni il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo ha erogato €77,6 milioni sostenendo 3.855 progetti. Nel solo 2023 sono stati erogati circa €18,9 milioni con 912.000 beneficiari diretti attraverso oltre 700 enti non profit.

Come stabilito dalle linee guida per il biennio 2023-2024, il Fondo nel 2024 potrà erogare €23,4 milioni (+ 15% rispetto al 2023) a enti del Terzo settore, con focus su tre tematiche prioritarie di intervento:

  • supporto a donne e a minori vittime di violenza
  • lotta alla povertà educativa e al divario digitale
  • sostegno ai NEET (giovani che non studiano né lavorano) e agli ELET (giovani che abbandonano presto la scuola o le attività di formazione).

Le richieste di liberalità possono essere presentate solo da enti senza finalità di lucro, regolarmente costituiti ai sensi di legge e che siano registrati almeno in un registro pubblico. Gli enti devono avere sede in Italia e devono essere dotati di procedure, anche contabili, che consentano un agevole accertamento della coerenza fra gli scopi enunciati e quelli concretamente perseguiti, oltre che agli enti che redigono bilanci certificati. Non sono previste erogazioni a singoli individui e alle seguenti categorie di Enti:

  • enti coinvolti in controversie giudiziarie note, in questioni che attengano la criminalità organizzata e il mancato rispetto di diritti umani, della convivenza pacifica e della tutela dell’ambiente*;
  • gruppi ricreativi;
  • Club di servizio quali Lions, Rotary, etc.;
  • organizzazioni sindacali e di patronato;
  • partiti, movimenti politici e loro articolazioni organizzative;
  • Regioni, Province o Comuni, salvo specifiche iniziative connotate di particolare rilievo sociale, culturale o scientifico.

Le richieste si suddividono in: LIBERALITÀ TERRITORIALI (importo contributo fino a euro 5.000), LIBERALITÀ CENTRALI (importo contributo superiore a euro 5.000).

Le richieste sono valutate ogni anno nel periodo compreso fra gennaio e dicembre. Le erogazioni delle liberalità avvengono lungo il corso di tutto l’anno, esaurendo progressivamente il plafond disponibile. Si invitano pertanto i soggetti interessati a presentare la domanda quanto prima possibile, i progetti non saranno selezionati in ordine cronologico (eccetto i progetti di ricerca), ma sulla base del potenziale impatto sociale.

Nel 2023 sono stati valutati dal Fondo di Beneficenza 2.272 progetti (+11% rispetto al 2022).

LIBERALITÀ TERRITORIALI approvate nel 2022

LIBERALITÀ CENTRALI approvate nel 2022

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