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Le ONG a Rossi per salvare la cooperazione decentrata in Toscana

Le ONG e Associazioni toscane impegnate nella cooperazione internazionale hanno inviato una lettera al Presidente Regione Toscana Enrico Rossi per esprimere preoccupazione rispetto alle recenti notizie che sembrano disegnare una prospettiva di forte riduzione dell’impegno della Regione Toscana nella Cooperazione Internazionale. Si tratterebbe di una marcia indietro rilevante quella della Toscana, convinta sostenitrice della cooperazione decentrata, un tempo indicata da tutti come buona pratica italiana. Dopo Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, un ennesimo segnale del lento ma inesorabile tramonto della cooperazione territorale.

 

Le organizzazioni del territorio sono convinte che il Sistema di Cooperazione Internazionale costruito dalla Regione Toscana in tanti anni con forti capacità di regia e indirizzo delle istituzioni e con il contributo convinto e attivo di enti locali, ong e associazioni è oggi ancora più necessario, in un momento in cui, come spesso hai sottolineato, la necessità di contrastare ogni forma di terrorismo ci pone davanti nuove sfide che possono essere vinte anche con una rinnovata cooperazione tra territori e comunità, del mediterraneo e del mondo.

 

Chiedono con forza alla Regione Toscana di confermare, e non diminuire o peggio azzerare, la sua visione e le sue pratiche a sostegno di società civili e istituzioni democratiche impegnate per la promozione dei diritti umani e dello uno sviluppo inclusivo né dovrebbe relegarle ad un’unica area geografica, per quanto centrale nel panorama internazionale. Questo è anche il percorso che ci era sembrato di vedere dietro alla promozione degli Stati Sociali della Toscana. Un percorso confermato anche dalle tue recenti dichiarazioni e dalle iniziative politiche intraprese con le tue visite in alcuni paesi del Mediterraneo.

 

Tuttavia oggi sembra che questa volontà sia contraddetta dalle scelte di bilancio regionali che sembra vogliano penalizzare le risorse per la cooperazione internazionale. Una scelta che, se confermata, sarebbe fortemente penalizzante per il ruolo della regione Toscana in una Italia che, dopo molti anni, sembra porsi sulla strada di un aumento dell’aiuto pubblico allo sviluppo e sembra volersi dotare di un modo rinnovato e più efficiente di operare sulla cooperazione con la creazione e lo sviluppo di una Agenzia, di cui giustamente la nostra regione sarà parte attiva.

 

Leggi la lettera

 

 


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