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Quota statale dell’8×1000, tanto vale cancellarla

Questa volta è il Cocis a segnalare nuovi tagli alla quota otto per mille IRPEF di pertinenza statale e a chiedere a tutti i deputati affinché si ripristino i fondi che per legge devono essere assegnati per il supporto di progetti legati alla fame nel mondo, ai rifugiati, ai beni culturali e alle calamità naturali. Il Governo sia chiaro, chiede il Cocis in un comunicato stampa. “E’ inutile prendere in giro tutte quelle organizzazioni che ci mettono passione nel costruire i progetti per attività che quotidianamente vengono sviluppate o lasciate l’otto per mille o lo chiudete. I contribuenti sanno qual è la finalità dell’otto per mille voi la stravolgete ogni volta. Facciamo appello a tutti i Deputati, che in queste ore stanno discutendo il provvedimento,  affinché vengano ripristinati tutti i fondi.

 

In merito alle risorse dell’otto per mille IRPEF di competenza statale, si ricorda che nella legge di bilancio 2013-2015, la quota dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale, iscritta sul cap. 2780 dello stato di previsione del Ministero dell’economia, risulta pari a 13,8 milioni di euro nel 2013, 86,1 milioni nel 2014 e a 95,7 milioni nel 2015.

Il “decreto del fare” ne prende 10 milioni ed ai progetti rimangono le briciole quindi ci aspettiamo che anche per quest’anno arrivi una bella comunicazione del Presidente del Consiglio che ci dice che purtroppo ancora una volta i progetti non verranno finanziati. A questo punto ci pare chiaro, l’otto per mille è chiuso.

 

E visto che non ci facciamo mancare nulla c’è chi ha già pensato di utilizzare le risorse dell’otto per mille degli anni 2014 e 2015 che di recente, sono state oggetto di riduzioni nel decreto per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, (riduzione di 2,1 milioni di euro per l’anno 2014 e di 35,8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015) e nel “Decreto sulla prestazione energetica nell’edilizia.” (riduzione di 35 milioni di euro per l’anno 2015)”.

 


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