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Al via il secondo bando, senza concept note

Chi si aspettava di dover sottoporre nelle prossime settimane alla DGCS le idee di progetto per la prima fase del secondo bando MAE è rimasto deluso da quanto si apprende dalla delibera approvata dal Comitato Direzionale dello scorso 14 novembre. La prima novità è che anche questa seconda edizione sarà composta da una sola fase, concept e progetti completi dovranno essere presentati insieme. Eppure si vanno ad impegnare le risorse del 2014, quindi non esiste un problema di tempi stretti, problema evocato nella prima edizione di giungo scorso che addirittura aveva compresso i tempi di presentazione in 30 giorni. Evidentemente sfugge l’utilità di questo strumento che dalla UE si è esteso a quasi tutti i donatori istituzionali.

Ma veniamo alla seconda novità, più positiva, riguarda appunto i tempi per la presentazione delle proposte. La delibera (Delibera 185/2013) fissa in 60 giorni dalla pubblicazione in gazzetta la data di scadenza. Verosimilmente si andrà alla terza decade di gennaio 2014. Le proposte andranno inserite nel sistema informativo online della DGCS.

 

Veniamo ai lotti in cui è stato suddiviso il bando, eccoli nel dettaglio:

 

1) 5.250.000 euro (35% del totale) per l’Africa sub-sahariana, nei seguenti Paesi: Burkina Faso; Etiopia; Guinea; Kenya; Niger; Senegal; Somalia; Sudan; Sud Sudan. Nell’ambito del presente lotto, costituiranno settori prioritari di intervento: la sicurezza alimentare; la salute (in particolare materna e infantile) e l’educazione; la tutela dei diritti;

 

2) 3.000.000 euro (20% del totale) per il Mediterraneo e Medio Oriente, nei seguenti Paesi: Egitto; Libano; Palestina; Tunisia. Nell’ambito del presente lotto, costituiranno settori prioritari di intervento lo sviluppo umano e la tutela dei diritti (in particolare delle donne e dei minori);

 

3) 750.000 euro (5% del totale) complessivi per Afghanistan e Pakistan, nei settori della tutela dei diritti (in particolare delle donne e dei minori) e del sostegno alla governance e società civile

 

4) 6.000.000 euro (40% del totale) per il finanziamento, in ordine di graduatoria, dei progetti presentati in altri settori e/o altre aree geografiche e dei progetti non ammessi a finanziamento nell’ambito dei lotti di cui alle lettere precedenti.
Nell’ambito di tutti i lotti sopraindicati, particolare attenzione dovrà essere dedicata nei progetti alle questioni di genere e alla tutela dell’ambiente

 

Secondo l’Avviso Pubblico il bando dispone presumibilmente di 15 milioni di euro per il finanziamento delle prime rate dei progetti approvati. Tale dotazione finanziaria potrà essere aumentata qualora vi siano ulteriori fondi disponibili a valere sul capitolo di bilancio 2181, ovvero diminuita, qualora intervengano riduzioni negli stanziamenti disponibili.
L’esatta dotazione finanziaria (totale e dei singoli lotti) verrà comunicata sul portale della Cooperazione Italiana, non appena disponibile.
Conformemente alle Linee Guida della Cooperazione Italiana per il triennio 2013-2015, approvate nel corso della sessione del Comitato Direzionale del 12 marzo 2013, i progetti da realizzare in Paesi non prioritari non potranno superare il 10% della dotazione finanziaria del bando. Superato tale limite, i relativi progetti, anche se collocati in posizione utile, non potranno essere ammessi a finanziamento e saranno estromessi dalla graduatoria.

 

Lo stesso Direzionale ha approvato una nuova delibera sui progetti Info Eas (Delibera 184/2013) uniformando di fatto le regole a quelle dei progetti promossi nei PVS. Eliminata la beffa della prima edizione che ha permesso di approvare i progetti di fatto sulla base della data di ricezione da parte della DGCS. Si passa ad una valutazione con punteggi visibili nella delibera stessa. Anche per i progetti Info Eas non è chiara la dotazione finanziaria e la scadenza per la presentazione dovrebbe essere la stessa dei promossi PVS.
Rimane comunque per qualcuno la possibilità di farsi approvare progetti anche fuori bando, così recita infatti la delibera: “In casi eccezionali, motivati dalla necessità di valorizzare di fronte all’opinione pubblica eventi e impegni internazionali di particolare rilievo per l’Italia, possono essere approvati al di fuori delle procedure previste dalla presente delibera, con decreto del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, progetti INFOEAS coerenti con le linee guida e le priorità della cooperazione allo sviluppo, presentati in consorzio da un numero di soggetti tale da essere rappresentativo del mondo delle ONG”.

 

Ecco la modulistica

 


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