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Renzi destina 7 milioni dell’8×1000 per i rifugiati

Si inizia a scoprire il velo di mistero sulla destinazione dei fondi dell’otto per mille a gestione statale del 2014 che conta ormai un ritardo di quasi sei mesi da parte di Palazzo Chigi. C’era da aspettarsi che questo ritardo non dicesse nulla di buono e che fosse strumentale alla possibilità di utilizzare i fondi del gettito 8×1000 dell’IRPEF per destinazioni diverse da quelle previste dalla legge. Dal Consiglio dei Ministri del 27 agosto scorso arriva infatti un primo taglio di 7 milioni al fondo che avrebbe dovuto finanziare i progetti sulle 5 tematiche previste sottoposti da enti e organizzazioni lo scorso 30 settembre. Si tratta di progetti riguardanti fame nel mondo, beni culturali, calamità naturali, rifugiati ed edilizia scolastica.

 

Con il decreto presidenziale approvato la scorsa settimana vengono stanziati 6.716.279,40 euro “per l’accoglienza, la sistemazione, l’assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalle disposizioni vigenti a coloro che hanno fatto richiesta di protezione internazionale, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia”.

Il taglio sarebbe dovuto alla mancanza di altre risorse da parte dello stato: “risultano in accoglienza, presso i centri governativi, le strutture temporanee nel Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) e nelle strutture per i minori, oltre 100.000 persone e che le risorse attualmente disponibili per far fronte a tali esigenze umanitarie sono insufficienti”.

 

Ed ecco allora che si ritirano 7 milioni dal fondo 8×1000 usato ormai da anni come bancomat dai governi di turno. Un portafoglio sempre disponibile per le piccole spese di ogni sorta. Negli anni se ne sono viste di tutti i colori, dall’acquisto di aerei al potenziamento della protezione civile, dalle alluvioni al risanamento puro e semplice dei buchi di bilancio.
Non è chiaro se la somma sottratta sia pari alla somma che sarebbe dovuta andare a finanziare i progetti sulla tematica “rifugiati” o se il taglio possa pesare anche sulle altre 4 tipologie di progetti finanziabili attraverso queste risorse.

 

Resta l’attesa di migliaia di enti e organizzazioni che hanno sottoposto ormai un anno fa le loro proposte progettuali e che vedono completamente disatteso il regolamento attuativo del meccanismo dell’8×1000.

 

A quando una revisione profonda di questo strumento e un po’ di trasparenza e efficienza da parte della Presidenza del Consiglio che è incaricata di gestirlo?

 


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