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Proroga missioni e cooperazione, ecco il dettaglio delle approvazioni del CDM

Il Consiglio dei ministri del 12 ottobre scorso ha approvato la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e le iniziative di cooperazione allo sviluppo. Il decreto legge contempla anche il sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione. È autorizzata da ottobre a dicembre 2015 la spesa di 38.500.000 a integrazione degli stanziamenti per iniziative di cooperazione volte a migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e a sostenere la ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all’assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi nonché per contribuire a iniziative europee e multilaterali in materia di migrazioni e sviluppo. Ecco il dettaglio delle approvazioni.

 

Europa

Sono autorizzate a decorrere dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015, le spese per le seguenti missioni internazionali delle forze armate di polizia:

  • euro 25.602.210 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani, di seguito elencate: a) Multinational Specialized Unit (MSU), European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo), Security Force Training Plan in Kosovo; b) Joint Enterprise;
  • euro 69.466 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina, denominata EUFOR ALTHEA, nel cui ambito opera la missione denominata Integrated Police Unit (IPU);
  • euro 1.309.645 per la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell’area balcanica;
  • euro 339.840 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea denominata European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo) e di euro 16.640 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Mission in Kosovo (UNMIK);
  • euro 66.961 per la riattivazione della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Peacekeeping Force in Cyprus (UNFICYP);
  • euro 4.213.777 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione nel Mediterraneo denominata Active Endeavour;
  • euro 33.486.740 per la proroga della partecipazione di personale militare all’operazione militare dell’Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale denominata EUNAVFOR MED.

 

Asia

Sono autorizzate dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015 le seguenti spese:

  • euro 58.617.770 per la partecipazione di personale militare alla missione della NATO in Afghanistan, denominata Resolute Support Mission (RSM), e per la proroga della partecipazione alla missione EUPOL Afghanistan;
  • euro 5.982.563 per la proroga dell’impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia;
  • euro 166.505 per l’impiego di personale appartenente al Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Medio Oriente e Asia;
  • euro 42.820.407 per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione delle Nazioni Unite in Libano, denominata United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL), compreso l’impiego di unità navali nella UNIFIL Maritime Task Force, e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze armate libanesi;
  • euro 583.037 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione denominata Temporary International Presence in Hebron (TIPH2) e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi;
  • euro 30.550 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, denominata European Union Border Assistance Mission in Rafah (EUBAM Rafah);
  • euro 50.930 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea in Palestina, denominata European Union Police Mission for the Palestinian Territories (EUPOL COPPS);
  • euro 17.723 per la partecipazione di un magistrato collocato fuori ruolo alla missione dell’Unione europea in Palestina denominata European Union Police Mission for Palestinian Territories (EUPOL COPPS);
  • euro 64.987.552 per la proroga della partecipazione di personale militare alle attività della coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh.

 

 

Africa

Sono autorizzate, a decorrere dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015, le seguenti spese:

  • euro 13.620.228 per la proroga della partecipazione di personale militare all’operazione militare dell’Unione europea per il contrasto della pirateria denominata Atalanta;
  • euro 7.566.838 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni dell’Unione europea denominate EUTM Somalia e EUCAP Nestor e alle ulteriori iniziative dell’Unione europea per la Regional maritime capacity building nel Corno d’Africa e nell’Oceano indiano occidentale, nonché per il funzionamento della base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane;
  • euro 821.779 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Mali, denominata United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA), e alle missioni dell’Unione europea denominate EUCAP Sahel Niger, EUTM Mali ed EUCAP Sahel Mali.

 

Assicurazioni, trasporto, infrastrutture, AISE, cooperazione civile-militare, cessioni

Sono autorizzate, per l’anno 2015, le seguenti spese:

  • euro 13.726.541 per la stipulazione dei contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali elencate nel decreto legge;
  • euro 1.102.500, per la cessione, a titolo gratuito, alla Repubblica d’Iraq di equipaggiamenti di protezione CBRN;
  • euro 72.000, per la cessione, a titolo gratuito, alla Repubblica d’Albania di materiali di ricambio per i veicoli VM 90P;
  • la cessione, a titolo gratuito, di materiali di ricambio per velivoli F-16, dichiarati fuori servizio, alla Repubblica Araba d’Egitto e 3 elicotteri A109 modello AII, dichiarati fuori servizio, all’Uganda.

 

Sono autorizzate, a decorrere dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015, le seguenti spese:

  • euro 1.400.000 per il mantenimento del dispositivo info-operativo dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) a protezione del personale delle Forze armate impiegato nelle missioni internazionali, in attuazione delle missioni affidate all’AISE dall’articolo 6, comma 2, della legge 3 agosto 2007, n. 124;
  • euro 24.497.826 per il potenziamento del dipositivo aeronavale di sorveglianza e sicurezza nel Mediterraneo centrale in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto del terrorismo e al fine di assicurare la tutela degli interessi nazionali.
  • Infine, la cessione, a titolo gratuito, alla Repubblica islamica del Pakistan di 100 veicoli M113, già autorizzata lo scorso anno, può essere effettuata nel 2015 senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 

Iniziative di cooperazione allo sviluppo

È autorizzata, a decorrere dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015, la spesa di euro 38.500.000 a integrazione degli stanziamenti per iniziative di cooperazione volte a migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e a sostenere la ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all’assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi nonché per contribuire a iniziative europee e multilaterali in materia di migrazioni e sviluppo.
Sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione

 

Sono autorizzate, a decorrere dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre 2015, le seguenti spese:

  • euro 372.614 ad integrazione dello stanziamento anche per l’invio in missione in Libia di esperti per fornire assistenza alle autorità libiche e sostenere il processo di stabilizzazione del Paese;
  • euro 1.000.000 ad integrazione degli stanziamenti per iniziative a sostegno dei processi di pace e di rafforzamento della sicurezza in Africa sub-sahariana e in America Latina e caraibica;
  • euro 1.100.000 per l’erogazione di contributi volontari in favore dello United Nation System Staff College (UNSSC) di Torino, dell’Unione per il Mediterraneo, del Dipartimento degli Affari Politici e dell’Inviato Speciale per la Siria delle Nazioni Unite, nonché dell’Istituto italo-latino americano;
  • euro 1.800.000 per assicurare la partecipazione italiana alle iniziative dell’OSCE e al fondo fiduciario InCE istituito presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo;
  • euro 10.000.000 per il finanziamento del fondo di cui all’articolo 3, comma 159, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, anche per assicurare al personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in servizio in aree di crisi la sistemazione, per ragioni di sicurezza, in alloggi provvisori;
  • euro 157.520 per l’invio in missione o in viaggio di servizio di personale del Ministero degli affari esteri in aree di crisi, per la partecipazione del medesimo alle operazioni internazionali di gestione delle crisi, nonché per le spese di funzionamento e per il reclutamento di personale locale a supporto del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale inviato in località dove non operi una rappresentanza diplomatico-consolare. L’ammontare del trattamento economico e le spese per vitto, alloggio e viaggi del personale di cui al presente comma sono resi pubblici nelle forme e nei modi previsti e atti a garantire la trasparenza nel rispetto della vigente legislazione in materia di protezione dei dati personali.

 


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