Open Cooperazione apre oggi una finestra sul mondo delle imprese per raccontare il loro impegno per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e facilitare la creazione di nuovi partenariati. La nuova sezione del portale, online da oggi, si chiama “Business for Good” e racconterà le strorie e i progetti delle aziende italiane che per prime si sono attivate nella cooperazione anche in partenariato con le ONG e la società civile. Questo spazio sarà anche uno luogo di approfondimento con news dedicate al tema dello sviluppo sostenibile e del partenariato profit-nonprofit oltre che il punto di partenza per una mappatura delle imprese italiane operanti nella cooperazione.
Le aziende attore chiave per sconfiggere la povertà e contrastare il cambiamento climatico
L’Agenda 2030, varata ormai due anni fa in ambito Nazioni Unite e dedicata allo sviluppo sostenibile, considera il settore privato profit come attore centrale nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile tra cui lo sradicamento della povertà estrema e la lotta al cambiamento climatico.
Dal mondo profit ci si aspetta un contributo determinante per vincere le sfide della sostenibilità che non si limiti alla filantropia o a semplici azioni di comunicazione green. Alle imprese si chiede di abbandonare il così detto “business as usual” e di mettere in campo competenze tecniche, risorse umane e finanziarie per creare crescita inclusiva e sviluppo sostenibile.
Anche in Italia le imprese sono state recentemente legittimate ad operare nella cooperazione allo sviluppo a seguito dell’approvazione della legge 125/2014 e l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo ha messo in campo uno strumento ad hoc per finanziare iniziative imprenditoriali innovative nei paesi partner.
Raccontare le storie delle aziende pioniere nella cooperazione
Open Cooperazione, progetto in rete volto a promuovere la trasparenza e l’accountability delle ONG e delle associazioni che lavorano nel settore della cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario, che aggrega oggi i dati di trasparenza delle 200 più importanti realtà non profit italiane, apre le porte a questi nuovi “attori della cooperazione”.
Negli ultimi anni aziende di varie dimensioni e natura si stanno attivando progressivamente anche in partnership con gli altri attori del settore (ONG, Agenzie internazionali, enti di ricerca, ecc). È necessario che questa nuova dimensione della cooperazione allo sviluppo possa emergere, essere visibile e apprezzata dall’opinione pubblica, dai media e dalle istituzioni.
Nel nuovo spazio “Business for Good” verranno raccontate le storie di quelle aziende che per prime si sono attivate nella cooperazione internazionale e che hanno deciso di condividere esperienze, progetti e buone pratiche. Le prime quattro pubblicate sono quelle di Intesa Sanpaolo, CAP Holding, EG Team e Sintesi srl.
Una mappatura delle imprese
Le attività già realizzate e il potenziale delle imprese nella cooperazione allo sviluppo saranno raccolte in una mappatura delle aziende italiane e dei loro progetti. Compilando un semplice questionario online le aziende potranno presentare la carta d’identità dell’impegno nella cooperazione rendendo visibile la loro azione di responsabilità sociale.
Scambiare buone pratiche per fare sistema
Condividere le buone pratiche significa anche “fare rete”. La condivisione delle storie permette di conoscere ed esplorare le potenzialità di altri attori facilitando future collaborazioni e partenariati. Partecipare a Open Cooperazione permette quindi di fare sistema in linea con le aspettative della comunità internazionale che promuove un crescente partenariato tra i diversi attori coinvolti nella cooperazione internazionale.