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All’AICS vince la “diplomazia”, sarà Maestripieri il nuovo direttore

Tredici mesi dopo le dimissioni di Laura Frigenti arriva finalmente dal Consiglio dei Ministri la nomina del nuovo Direttore dell’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo. Sarà Luca Maestripieri a ricoprire questo ruolo dopo una lunga e sofferta procedura di selezione.

Laurea in giurisprudenza all’Università di Pisa, 58 anni, Luca Maestripieri è attualmente vice direttore generale vicario per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Nella stessa Direzione generale, dal 2012, è stato coordinatore per le questioni giuridiche e legislative dei vari uffici e direttore centrale per gli affari generali e amministrativi della cooperazione allo sviluppo. In precedenza aveva ricoperto gli incarichi di console generale a Parigi (2008), primo consigliere alla Rappresentanza permanente all’ONU di New York (2004), capo ufficio giuridico della Direzione generale del personale alla Farnesina (2001), primo segretario e consigliere commerciale all’Ambasciata d’Italia a Lisbona (1996) e a Lubiana (1992).

La selezione che ha portato alla nomina di Maestripieri ha visto contendersi la carica 56 candidati, ridotti poi a una rosa di tre candidati finalisti: Emilio Ciarlo, responsabile delle relazioni esterne dell’AICS, Flavio Lovisolo, attualmente direttore dell’Agenzia a Tunisi e lo stesso Maestripieri.

Il processo ha poi subito oltre sette mesi di stallo a causa di una lettera di diffida presentata al MAECI da uno dei candidati non selezionati che sosteneva l’illegittimità del bando di selezione e la mancanza di principi di trasparenza, imparzialità e par condicio nel processo di selezione. Questa controversia ha richiesto diverse verifiche da parte del MAECI con l’avvocatura dello Stato per arrivare a un via libera rispetto alla nomina.


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  1. Era il candidato della Farnesina. Hanno avuto bisogno di tredici mesi per decidere quello che avevano già deciso. Dirige (vicario) la DGCS che controlla l’AICS, difficile pensare che non abbia avuto voce in capitolo nell’organizzare il concorso al posto per il quale si era candidato. Conflitto d’interessi? L’Avvocatura dello Stato deve aver chiuso un occhio (forse entrambi). Esperienza di cooperazione allo sviluppo limitata alla burocrazia. Molto probabilmente un buon burocrata, ma la gestione di una Agenzia di Cooperazione allo sviluppo avrebbe richiesto altre competenze (anche di un po’ di “gavetta” nei PVS). E poi, di quale autonomia (di pensiero e azione) sarà capace nei confronti della “casa madre”? Come nel Gioco dell’oca: “torna alla partenza”. Comunque auguri al Min.Plen. Maestripieri, c’è molto lavoro da fare.

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