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Al via il bando LIFE 2020 in versione “emergenza Coronavirus”

L’Agenzia europea EASME istituita dalla Commissione europea per gestire i programmi dell’unione a sostegno delle PMI per l’innovazione, l’ambiente e l’energia ha recentemente reso note le modalità e le scadenze del bando LIFE che finanzia progetti in materia di conservazione della natura, protezione ambientale e azione per il clima. Per l’anno 2020, ultima tornata del programma settennale, il budget stanziato ammonta a 450 milioni di euro, suddivisi fra le diverse categorie e due sottoprogrammi.

Confermata anche quest’anno la procedura di presentazione in due fasi per la maggior parte delle tipologie progettuali (prima fase con concept note e seconda fase con proposta completa). Solo per alcune categorie di progetti la presentazione avverrà in unica soluzione. Di seguito le scadenze per tipologia di progetto:

Sottoprogramma Ambiente
Progetti tradizionali: procedura a due fasi

  • Settore Ambiente e uso efficiente delle risorse (scadenza concept note 14 luglio)
  • Settori Natura e biodiversità e Governance e informazione in materia ambientale (scadenza concept note 16 luglio)

Progetti integrati: procedura a due fasi (scadenza concept note 6 ottobre)
Progetti di assistenza tecnica: procedura a fase unica (scadenza 16 luglio)

Sottoprogramma Azione per il clima
Progetti tradizionali: procedura a fase unica (scadenza per tutti i settori 6 ottobre)
Progetti integrati: procedura a due fasi (scadenza concept note 6 ottobre)
Progetti di assistenza tecnica: procedura a fase unica (scadenza 16 luglio)

A causa della pandemia del Coronavirus in corso, l’agenzia ha previsto una serie di misure per rendere più semplice la preparazione delle proposte progettuali in questa situazione emergenziale, in primis calendarizzando le scadenze un mese dopo quelle inizialmente previste.

Quest’anno i progetti proposti potranno prevedere azioni di sub-granting a favore di iniziative locali più piccole. In questo modo la EU vuole allargare l’accesso ai finanziamenti LIFE anche a gruppi locali molto piccoli che non hanno la capacità di agire come beneficiari associati in un progetto, ma che potrebbero ricoprire un ruolo importante per raggiungerne gli obiettivi del programma.

I soggetti privati esecutori non sono più obbligati a lanciare bandi di gara aperti per contratti superiori a 135.000 euro. E’ stata aggiunta anche una sezione speciale per le start-up che potrebbero essere incubate dalle aziende più grandi all’interno delle proposte progettuali. Infine i proponenti potranno discutere la loro idea progettuale con un consulente di progetto registrandosi all’apposito servizio online.

Oltre a queste misure già messe in campi sono in fase di valutazione ulteriori misure riguardanti gli aspetti finanziari e amministrativi, tra i quali la percentuale di anticipo e il piano dei pagamenti, l’ammortamento, il contributo in kind e altro ancora, che potranno eventualmente essere integrate prossimamente per facilitare la partecipazione di imprese e organizzazioni messe a dura prova dall’emergenza Covid-19. Queste eventuali misure saranno dettagliate nei singoli bandi.

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