ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Vuoi ricevere ogni giorno i bandi e le news?

Tre bandi per supportare l’attivazione della società civile sui diritti fondamentali

Nell’ambito del Progetto the Care – Civic Actors for Rights and Empowerment, Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S., co-finanziato dell’Unione Europa, aprono tre bandi per la presentazione di proposte volte a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti.

Le organizzazioni della società civile svolgono un ruolo fondamentale nella promozione, tutela e difesa dei valori e dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. La partecipazione democratica e la loro inclusione all’interno della vita politica del proprio paese da parte di tutte le cittadine e i cittadini, anche attraverso le organizzazioni della società civile radicate sul territorio, risultano quindi processi fondamentali per poter sfruttare pienamente i propri diritti. Il loro radicamento territoriale garantisce, infatti, il coinvolgimento nella vita sociale e politica dei propri territori anche per quei gruppi di persone emarginati o che hanno maggiori difficoltà a vedere soddisfatti i propri diritti per questioni legate a situazioni economico-sociali svantaggiate o perché subiscono diverse forme di discriminazione.

Vengono messi a disposizione per i tre bandi 3,4 milioni di euro. Gli ambiti prioritari d’intervento sono: 

  • Sensibilizzazione sui diritti fondamentali e sui valori dell’Unione Europea
  • Rafforzamento della protezione e della promozione dei valori dell’Unione Europea includendo il rispetto dei diritti
  • Supporto al dialogo, alla trasparenza e al buon governo inclusi i casi di un restringimento degli spazi per la società civile

I bandi sono rivolti a enti del terzo settore non societari, fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati non ETS (per avere maggiori dettagli sugli enti ammissibili si rimanda al testo integrale di ciascun bando).  

L’assegnazione del contributo economico per la realizzazione delle proposte progettuali sarà vincolato alla partecipazione attiva del soggetto responsabile ad un programma di capacity building per rafforzare le competenze dell’organizzazione e ad attività di networking tra le organizzazioni vincitrici dai presenti bandi.

Di seguito i link ai singoli bandi: 

Saranno sostenuti interventi rivolti a soggetti o in favore di soggetti che vivono in situazioni di vulnerabilità e/o discriminazione con particolare riguardo a persone con background migratorio, donne vittime di violenza maschile, persone soggette a qualsiasi tipo di discriminazione (di genere, legata alla cittadinanza, alle abilità), giovani e persone in condizione di particolare vulnerabilità economica e sociale.  

Sia il soggetto responsabile che il partner dovranno essere Enti del Terzo Settore (ETS) non societari così come definiti dal D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore e successive modifiche oppure Fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati, non ETS (artt. 14 -39 c.c.). L’ultimo rendiconto finanziario/bilancio d’esercizio approvato deve essere inferiore o uguale a 30.000 mila euro, devono avere al massimo due persone retribuite.

I progetti, della durata compresa tra 6 e 12 mesi, devono prevedere la realizzazione dell’intervento esclusivamente sul territorio italiano richiedere un contributo non inferiore a €15.000 e non superiore a €20.000.

Ci si riferisce a territori marginalizzati, a rischio di abbandono, caratterizzati dalla lontananza, scarsa connettività digitale e scarsa accessibilità ai servizi essenziali (sanitari, socioassistenziali, educativi, di mobilità), da una diminuzione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi stessi, un limitato accesso ad opportunità lavorative e la presenza di sistemi amministrativi carenti nella capacità di risposta ai bisogni della popolazione. Fenomeni interconnessi, che sono causa e conseguenza della riduzione del benessere della popolazione e che intaccano il godimento del diritto alla cittadinanza. 

Gli enti proponenti devono avere sede legale e/o operativa nelle Aree Interne, secondo la classificazione dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne – Accordo di Partenariato 2021-2027 – Dipartimento per le Politiche di Coesione (Per la classificazione dei Comuni rientranti nelle diverse categorie e quindi ammissibili al presente Bando fare riferimento alla Mappa Aree Interne – elenco e classificazione dei Comuni). Devono inoltre avere l’ultimo rendiconto finanziario/bilancio d’esercizio inferiore o uguale a 150.000 euro. 

Le iniziative, della durata compresa tra 12 e 18 mesi, dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno un altro ente di cui uno ricopra la funzione di soggetto proponente e uno la funzione di partner o partner pro-bono. I contributi richiesti potranno variare da un minimo di 40.000 euro ad un massimo di 60.000 euro. Non è previsto alcun tipo di cofinanziamento. 

Gli interventi dovranno necessariamente includere azioni di lobby, advocacy e/o campaigning volte alla tutela e alla promozione dei diritti e dei valori europei soprattutto nei confronti di soggetti che vivono in situazioni di vulnerabilità e/o discriminazione, persone con background migratorio, donne vittime di violenza maschile, persone soggette a qualsiasi tipo di discriminazione (di genere, legata alla cittadinanza, alle abilità), giovani e persone in condizione di particolare vulnerabilità economica e sociale. 

Sia il soggetto responsabile che il partner dovranno essere Enti del Terzo Settore (ETS) non societari così come definiti dal D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore e successive modifiche oppure Fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati, non ETS (artt. 14 -39 c.c.). L’ultimo rendiconto finanziario/bilancio d’esercizio approvato deve essere inferiore o uguale a 500.000 mila euro.

I progetti, della durata compresa tra 12 e 18 mesi, devono prevedere la realizzazione dell’intervento esclusivamente sul territorio italiano anche in più regioni, richiedere un contributo non inferiore a €40.000 e non superiore a €60.000 con una quota di co-finanziamento pari al 10% del budget complessivo. Le proposte progettuali dovranno necessariamente includere azioni di lobby, advocacy e/o campaigning. La realizzazione di tali azioni dovrà costituire almeno il 40% del costo totale delle attività progettuali.

Lo stesso ente potrà presentare proposte progettuali su più di uno dei bandi sopraindicati, in accordo con i criteri di ammissibilità specifici. Tutte le proposte verranno valutate, ma soltanto una potrà essere ammessa al finanziamento. 

Si specifica che ciascun ente potrà presentare un’unica proposta per ciascun bando. Nel caso di ricezione di più proposte da parte dello stesso soggetto sul medesimo bando, queste verranno considerate tutte inammissibili. 

La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata per il 4 giugno 2023.

Per saperne di più


Leggi anche






Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *