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2013 anno record per l’Agenzia Francese per lo Sviluppo

L’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD) si conferma sempre più come traino della politica di cooperazione francese. Secondo la relazione annuale pubblicata ieri il 2013 è stato un anno da record con 7,8 miliardi di euro di finanziamenti, di cui 2,8 miliardi investiti in Africa sub- sahariana. In totale, gli impegni di AFD, principalmente prestiti, sarebbero aumentati nel 2013 dell’8% rispetto all’anno precedente. L’Africa sub -sahariana rimane quindi l’area prioritaria dell’agenzia, istituzione finanziaria pubblica, e i finanziamenti concessi in quest’area non è mai stati

così importanti, oggi contano per il 46% dei fondi impegnati all’estero.

 

L’Africa è anche il continente che ha beneficiato maggiormente del sostegno del bilancio pubblico francese (aiuti a dono e cancellazione del debito), concentrando l’81% del totale pari a 976 milioni.
I risultati 2013 di AFD mostrano anche una concentrazione d’interesse sui temi legati alla lotta contro il cambiamento climatico (riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici , il sostegno delle politiche pubbliche). L’agenzia ha erogato 2,4 miliardi di euro per finanziare 77 progetti sul clima.  L’ AFD, che opera in 90 paesi e nei territori francesi d’oltremare ha inoltre diversificato ulteriormente la propria rete di partner. Per quanto riguarda le ONG e la società civile i dati ci dicono che circa 49 milioni sono stati concessi in grant e sovvenzioni a 56 organizzazioni della società civile francese per finanziare 73 progetti. L’Agenzia ha canalizzato anche fondi di altri donatori con cui è stato possibile finanziare ulteriori 37 progetti per un totale di 1,7 miliardi di euro.

 

Cos’è AFD?
L’Agenzia ha il duplice status di ente pubblico per lo sviluppo industriale e commerciale e istituto finanziario specializzato. Il governo francese riconosce all’AFD un ruolo centrale della politica di cooperazione internazionale francese e ne coordina l’azione attraverso il ministro responsabile per la Cooperazione e la Francofonia. In quanto istituzione finanziaria specializzata è sottoposta alla legge bancaria. Unisce quindi le funzioni di banca di sviluppo e agenzia d’implementazione della politica di sviluppo e di aiuto della Francia. Nei territori francesi d’oltremare, AFD svolge per conto dello Stato, la una politica di sostegno delle istituzioni pubbliche e il finanziamento dello sviluppo economico. Il suo Consiglio è composto da un presidente, 16 membri nominati con decreto, di cui 6 rappresentanti dello Stato (Ministero degli affari esteri ed europei, Ministero dell’Economia, delle Finanze e del Lavoro, Ministero dell’Interno, Enti Locali e Immigrazione , Ministero dell’Oltremare). E’ legata allo Stato da un contratto che determina obiettivi e risorse, l’Agenzia attua le linee guida stabilite nel quadro del Comitato Interministeriale per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale (CICID), presieduto dal Primo ministro. In quanto banca di sviluppo, AFD è soggetto ai regolamenti bancari, soprattutto per quanto riguarda la ripartizione dei rischi. Il Gruppo AFD, compost oggi da diverse società, è presente in 70 paesi nel mondo con proprie rappresentanze, impiega 1742 collaboratori di cui 711 all’estero.

 

La scorsa settimana Emilio Ciarlo, consigliere politico del Viceministro degli Esteri Pistelli, ha lanciato dal sito di Vita.it la proposta di costituire una banca per lo sviluppo italiana in vista della riforma della legge 49 sulla cooperazione internazionale. Di fatto si parla di una dinamica molto simile a quella messa in atto in Francia con un’Agenzia che funge anche da istituzione finanziaria.

 

Leggi la proposta

 


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