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ONG e riforma del Terzo Settore: cosa cambia nella rappresentazione del bilancio

Tra le tante novità introdotte dalla riforma del terzo Settore molte riguardano l’amministrazione la gestione delle organizzazioni. È questo sicuramente l’ambito che nei prossimi mesi (anni?) dovrà essere in grado di adeguarsi a nuove regole, standard e acquisire le necessarie competenze per stare al passo con i nuovi adempimenti. Il DM del 5 marzo 2020 ha infatti introdotto con per tutti gli ETS uno schema obbligatorio (adattabile) di Bilancio, una Relazione di Missione definita oltre alla previsione del Bilancio Sociale per gli ETS con determinate caratteristiche indicate da apposite linee guida.

Il principale cambiamento è l’obbligatorietà di un definito schema di Bilancio, quando fino ad oggi le diverse ONG, in assenza di regole e schemi vincolanti pur guardando alle linee guida dell’Agenzia del Terzo Settore e dei dottori commercialisti, definivano i bilanci adattandoli alle proprie necessità amministrative e gestionali. Lo schema ripropone quanto da anni alcune istanze, ambiti professionali e rappresentanze avevano iniziato a delineare, con uno schema a sezioni contrapposte articolato per aree gestionali e natura di costo al loro interno. La contrapposizione delle voci delle sezioni determina sinteticamente i risultati parziali tra ambiti: quello Istituzionale o di interesse generale, quello delle attività accessorie o connesse, e quello del reperimento di risorse, del loro impiego ed infine quella relativa alla gestione dell’ente stesso.

Ma quali sono le particolarità delle ONG in questo ambito rispetto ad altre organizzazioni del terzo settore? Le ONG operano su tutti gli ambiti del terzo settore: in prevalenza le organizzazioni intervengono a livello sovrannazionale, realizzano interventi di Cooperazione Internazionale, di emergenza, attività educativa, disegnano e realizzano progetti. Per farlo attingono a risorse pubbliche e private, nazionali e sovrannazionali, coerenti con i propri piani di sviluppo e nei luoghi di intervento reperendo donazioni per la propria missione istituzionale e si trovano quindi ad affrontare quotidianamente questioni relative alla progettazione, al cofinanziamento, alla delocalizzazione, alle partnership, alle distinzioni e ai collegamenti tra oneri relativi all’ente ed oneri di progetto.

È proprio questa connessione delle attività per progetti e del cofinanziamento a loro sostegno che in questi anni hanno spinto le ONG a disegnare impianti contabili per progetti, per finanziatore con strutture in grado di operare il controllo di gestione dei progetti, la loro rendicontazione per finanziatori o per partner, da integrare nel controllo finanziario ed epilogare nel Bilancio d’esercizio. In questi anni abbiamo visto Bilanci per progetti o per paesi costruiti per dare una coerente rappresentazione contabile e di bilancio di costi e ricavi per progetti, in linea con la rendicontazione ai finanziatori. Questo è il primo tratto di complessità, ma altri tratti si riscontrano nella contabilizzazione che ci presenta voci di costi di gestione e attribuibili ai progetti e costi di gestione estranei ai progetti stessi; in parallelo e sovrapposizione avremo costi sostenuti da partner da rendicontare per completezza ma non presenti nella contabilità dell’ente e cosi via.

Insieme a tutto ciò molte organizzazioni devono rendicontare altre entrate come quelle provenienti da erogazioni per piccoli interventi di partner o missionari o il sostegno a distanza o attività che raccolgono donazioni sensibilizzando la società civile.

Questi ed altri temi restano aperti e necessitano uno scambio tra operatori e professionisti con l’obiettivo di costruire un Bilancio articolato per destinazione e natura di costo integrandolo con altre funzioni per la gestione dei progetti realizzando una rendicontazione accurata ed una efficace comunicazione con Bilancio, Relazione di Missione e Bilancio Sociale. Una prima occasione per approfondire e riflettere su questi cambiamenti è un webinar dal titolo “Cosa quindi è realmente cambiato per le ONG?”, organizzato da NP Solutions che si terrà il prossimo 17 giugno e vedrà la partecipazione del Prof. Claudio Travaglini – esperto di Bilanci per il terzo settore di Unibo – e di alcuni dirigenti e responsabili amministrativi di ONG italiane.

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