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Rinviata la Conferenza Italia – Africa

Alla luce del peggioramento del contesto internazionale di sicurezza, il Ministero degli Affari Esteri ha annunciato che la conferenza Italia-Africa prevista per il mese di novembre è stata rinviata all’inizio del 2024.

Nel comunicato si legge che “ciò consentirà anche un migliore coordinamento con gli altri eventi dell’agenda internazionale ed in particolare le riunioni dell’Unione Africana e della Presidenza Italiana del G7, durante la quale l’Africa avrà un ruolo centrale”.

La conferenza, fissata a Roma per i prossimi 5 e 6 Novembre, sarebbe stata l’occasione per il governo di presentare il Piano Mattei per l’Africa, un’iniziativa più volte anticipata dalla premier Meloni sulla quale crescono le aspettative del mondo dalla cooperazione internazionale.

Nel frattempo propri la premier Meloni è già in viaggio in queste ore per una missione in Mozambico Repubblica del Congo. La presidente del Consiglio è attesa questa mattina prima a Maputo, dove incontrerà il presidente della Repubblica del Mozambico Felipe Nyusi, e nel pomeriggio a Brazzaville per un colloquio con il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso. 

Una missione “dimezzata” nei tempi, dopo l’esplosione del conflitto tra Hamas e Israele e come sempre accompagnata dalla presenza dell’AD di ENI De Scalzi.

Tra i punti che saranno affrontati nei colloqui, quindi, la cooperazione economica ed energetica, i progetti di cooperazione e sviluppo e le crisi regionali. Tra gli obiettivi dichiarati del governo: la valorizzazione dell’impegno italiano sul fronte della crisi alimentare, e la lotta ai cambiamenti climatici anche grazie ai progetti sulle energie rinnovabili e sul gas naturale liquefatto per il mercato locale e quello europeo. 

In Mozambico, tra il 2011 e il 2014, Eni ha scoperto al largo delle coste settentrionali, nel bacino di Rovuma, numerosi e importanti giacimenti di gas, tra cui Coral south, già in produzione (avviato nel novembre 2022). La produzione e liquefazione del gas avviene interamente offshore tramite l’impianto galleggiante Coral Sul Flng, con una capacità di liquefazione di circa 3,4 milioni di tonnellate all’anno di gas naturale liquefatto. Dall’avvio della produzione sono stati effettuati 30 carichi di Gnl e 5 di condensati. Sulla base dell’esperienza sviluppata con Coral South, comprese quelle relative a costi e tempi di esecuzione, Eni sta lavorando ad un secondo progetto di produzione e liquefazione di gas, Coral North. Il piano di sviluppo è attualmente in discussione con i partner e il governo del Mozambico per l’approvazione definitiva, in vista di uno start-up nel 2027. 

In Congo Eni è presente nel Paese dal 1968 con attività di esplorazione e produzione sia onshore che offshore, per una produzione equity di circa 80,000 barili nel 2022. L’interscambio tra l’Italia e la Repubblica del Congo tra il 2020 e il 2022 è stato invece pari a 685 milioni di euro ed Eni non è la sola azienda presente: Msc ha acquisito delle attività del gruppo Bollorè che riguardano la logistica, poi si segnalano le attività del gruppo Renco per la riforestazione area settentrionale del Congo. 


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