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Con i bandi sotto l’ombrellone

Stavate preparando i bagagli per partire verso le spiagge? Chiudendo le ultime cose prima delle ferie?  Purtroppo anche quest’anno è andata male a chi tra gli operatori della cooperazione si occupa di progettazione e fundraising istituzionale. Quel brutto vizio di molti enti locali di aprire bandi e concorsi pochi giorni prima dei periodi di vacanza si ripete in maniera evidente anche nel 2012. Enti e uffici che rimangono silenti per mesi con i loro siti internet immobili e immutati, improvvisamente si risvegliano a fine luglio per pubblicare i nuovi bandi. 

Per prima la Regione Veneto che a inizio luglio ha pubblicato il bando per progetti di cooperazione promossi da associazioni e ONG con scadenza 11 settembre.
Poi la Regione Sardegna che pubblica il bando per la cooperazione decentrata degli enti locali in collaborazione con la società civile, scadenza 4 settembre.
Ancora più tardi, il 18 luglio, è la Regione Toscana a pubblicare l’invito per la presentazione di proposte di progetto all’interno del Piano Integrato delle Attività Internazionali. La scadenza è il 13 settembre.
Ancora peggio ha fatto la Regione Emilia Romagna della quale si sa già da settimane dell’esistenza di un bando 2012 con scadenza 17 settembre ma che ad oggi non è stato ancora pubblicato.
La ciliegina sulla torta è di ieri con la pubblicazione degli esiti della prima fase del bando dell’Ato Veronese che fissa la seconda scadenza al 7 settembre.

Al di la dell’ironia ci sono alcune considerazioni serie che potrebbero essere utili a migliorare l’interazione tra i donatori istituzionali e le organizzazioni richiedenti. La prima è legata al miglioramento della comunicazione e pubblicità sui bandi, e questo effettivamente è uno dei motivi principali per cui questo blog è nato ed è tanto seguito nel mondo della cooperazione.
La seconda considerazione riguarda la qualità delle progettazioni che con tempi così stretti sicuramente ne risente. Pensate soltanto al fatto che molti di questi bandi presuppongono ampi partenariati con entità pubbliche e private (vedi Regione Veneto e Toscana per esempio). Come si può pensare di interagire con gli enti pubblici ad agosto e riuscire a portare a casa delibere delle giunte o lettere degli assessorati a supporto dei progetti? E l’interazione doverosa con i partner locali e le autorità locali dei paesi partner? Tutto questo può essere fatto in modo serio in 30/40 giorni estivi?
I sospetti, forse legittimi, sono sempre gli stessi. Non sarà che per gli enti donatori è meglio ricevere meno proposte progettuali? Non sarà che la pubblicità pubblica obbligatoria dei bandi viene fatta al minimo sindacale e quella privata attraverso canali personali e selettivi inizia ben prima?

Questo rafforza ancora di più l’idea condivisa da molti dei lettori di BandiONG che sia necessario aumentare lo scambio d’informazioni tra gli operatori e le organizzazioni. Grazie a chi di voi già lo sta facendo (scrivendo e postando sul blog) e a chi lo farà in futuro.
BUONE VACANZE!


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