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Arrivano gli SDGs, ecco le novità da Nazioni Unite e Commissione Europea

Il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite incaricato dell’elaborazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS, in inglese SDGs Sustainable Development Goals) ha recentemente rivisto la lista dei possibili obiettivi globali per il post2015 portandoli da 19 a 17, tra questi le sfide più rilevanti restano l’eliminazione della povertà estrema , la promozione dell’equità sociale e la lotta ai cambiamenti climatici. Gli SDGs sostituiranno gli obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs) a partire dal settembre 2015 quando verranno approvati dall’Assemblea delle Nazioni Unite.

 

Il lavoro degli ultimi mesi si sta concentrando sulla scelta dei focus che vanno dall’eliminazione della povertà alla costruzione di prosperità condivisa, dalla promozione della parità (equality) al cambiamento climatico per toccare temi più specifici come la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse marine, degli oceani e dei mari. Spariscono quindi alcune delle categorie precedenti, saranno assimilate l’eliminazione della povertà e l’uguaglianza così come la crescita economica, l’occupazione e lo sviluppo delle infrastrutture.

 

I nuovi obiettivi si concentreranno sull’eradicazione della povertà estrema entro il 2030, definita come la condizione in cui vivono le persone che guadagnano meno di 1,25 dollari al giorno e sulla promozione delle pari opportunità economiche per tutte le donne e gli uomini.
Sulla sanità, il gruppo propone un obiettivo di riduzione del tasso di mortalità materna a meno di 40 casi su 100.000 entro il 2030, oltre che l’eliminazione delle epidemie di HIV e AIDS, tubercolosi, malaria e altre malattie tropicali alla stessa data.
Le proposte sul cambiamento climatico includerebbero azioni volte a prendere azioni “urgenti e significative” per mitigare gli effetti del riscaldamento globale secondo i criteri della UN climate change conference di Parigi, e la costruzione di capacità di resilienza e adattamento a rischi climatici indotti in tutti i paesi vulnerabili.

 

Sul fronte europeo, ieri anche la Commissione Europea ha presentato una Comunicazione che contribuisce a definire la posizione dell’UE nei negoziati internazionali sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel testo si esorta il mondo a raddoppiare i suoi sforzi per porre fine alla povertà estrema, sostenendo che esistono tecnologie e le risorse sufficienti per raggiungere questo obiettivo nei prossimi decenni . “Non abbiamo scuse per mancare questo obiettivo e dobbiamo fermamente impegnarci per realizzarlo. Gli unici modi per farlo sono la crescita e uno sviluppo che sia sostenibile. Dobbiamo trovare soluzioni che realizzino un autentico equilibrio tra obiettivi economici, sociali e ambientali. E dobbiamo riunire i governi, ma anche la società civile, il settore privato e i cittadini per realizzare un quadro globale che assicuri a tutti una vita dignitosa”, ha detto il Commissario europeo allo sviluppo Andris Piebalgs .

 

Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Occorre un nuovo quadro per mobilitare la comunità internazionale a favore di alcuni scopi strettamente collegati tra loro: eliminare la povertà, aumentare il benessere e al contempo garantire che il progresso sia sostenibile nei limiti delle risorse del pianeta. Il programma delle Nazioni Unite per il periodo successivo al 2015 dev’essere universale e fornire una risposta globale a tutti”.

 

Negli ultimi 15 anni con il riferimento degli MDGs i progressi compiuti nella lotta alla povertà sono stati sicuramente significativi, nonostante questo l’obiettivo di ridurre la mortalità materna di tre quarti è improbabile che possa essere soddisfatto in Africa e gran parte dell’Asia, così come quello di ridurre la mortalità dei bambini di età inferiore ai cinque di due terzi non sarà raggiunto in Africa sub- sahariana, Asia meridionale e Oceania.

 

Leggi la comunicazione della UE

 

Ecco la prima bozza dei 17 obiettivi:

 

Goal one, ‘End poverty in all its forms everywhere,’ includes eight targets, including eradicating extreme poverty.

Goal two, ‘End hunger, achieve food security and adequate nutrition for all, and promote sustainable agriculture,’ calls for ensuring all people have access to adequate, safe, affordable and nutritious food all year round and to substantially increase the incomes and productivity of small family farmers, pastoralists and fishers, among its 11 targets.

Goal three, ‘Attain healthy life for all at all ages,’ includes nine targets, including: reducing maternal deaths; ending preventable newborn, infant and under-five deaths; ending HIV/AIDS, tuberculosis, malaria and neglected tropical diseases; reducing deaths from non-communicable diseases (NCDs), including halving road traffic deaths; and achieving universal health coverage (UHC).

Goal four focuses on providing ‘equitable and inclusive quality education and life-long learning opportunities for all,’ and has nine targets, including on ensuring equal access for all to affordable tertiary education, education for sustainable development and enhancing teaching quality.

Goal five, ‘Attain gender equality, empower women and girls everywhere,’ aims to end all forms of discrimination against women and girls and engage men and boys in efforts to promote and achieve gender equality among its 11 targets.

Goal six, ‘Secure water and sanitation for all for a sustainable world,’ addresses safe and affordable water, sanitation and hygiene (WASH), water quality, wastewater management, water-use efficiency and integrated water resources management (IWRM) among its eight targets.

Goal seven is to ‘Ensure access to affordable, sustainable, and reliable modern energy services for all,’ and includes six targets, including to double primary energy supply per capita per LDCs.

Goal eight is to ‘Promote strong, inclusive and sustainable economic growth and decent work for all,’ and includes 16 targets.

Goal nine, ‘Promote sustainable industrialization,’ has 12 targets.

Goal ten, ‘Reduce inequality within and among countries,’ has seven targets on reducing inequality among social groups within countries and five targets on international actions to reduce inequalities among nations.

Goal eleven, ‘Build inclusive, safe and sustainable cities and human settlements,’ includes nine targets, such as ensuring universal access to adequate and affordable housing and eliminating slum-like conditions.

Goal twelve, ‘Promote sustainable consumption and production patterns,’ includes 11 targets, such as decoupling economic growth from environmental degradation and sound management of chemicals and hazardous waste.

Goal thirteen, ‘Promote actions at all levels to address climate change,’ has five targets. Climate change, natural disasters and resilience are also addressed in goals on ending poverty, ending hunger and promoting sustainable agriculture and building sustainable cities, among others.

Goal fourteen, ‘Attain conservation and sustainable use of marine resources, oceans and seas,’ has 11 targets. It includes two targets on LDCs and SIDS, which focus on: eliminating subsidies that contribute to overcapacity and overfishing; and increasing the economic returns to SIDS and LDCs from the sustainable development of coastal and marine resources from within their jurisdictions.

Goal fifteen, ‘Protect and restore terrestrial ecosystems and halt all biodiversity loss,’ has 11 targets that address threatened species, conservation and sustainable use, restoration, forests and mountain ecosystems, land degradation, poaching and trafficking of endangered species, invasive alien species, fair and equitable sharing of benefits and free prior and informed consent (FPIC), among other issues.

Goal sixteen, ‘Achieve peaceful and inclusive societies, rule of law, effective and capable institutions,’ has ten targets on fostering peaceful and inclusive societies and seven targets on the rule of law, effective and capable institutions.

Goal seventeen, ‘Strengthen and enhance the means of implementation and global partnership for sustainable development,’ includes specific targets for each of the 16 previous goals. For example, climate change targets related to means of implementation include building a climate change goal based on the outcome of the 21st session of the Conference of the Parties (COP 21) to the UNFCCC and operationalizing the Green Climate Fund (GCF) as soon as possible.

 

Under the first 16 SDGs, there are 166 targets. Goal 17 has 46 MOI targets.

 


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